Vaccini, Cagliari: alunni sardi non in regola respinti dalle scuole
Oggi sono state riaperte le scuole in Sardegna e a Cagliari è scattato il divieto di ingresso per una decina di bambini non regolarmente vaccinati
Scuole riaperte in Sardegna e scatta l’obbligo vaccini: oggi una decina circa di piccoli alunni sono stati respinti all’ingresso perchè non in regola. Lo ha dichiarato all’ANSA il responsabile delle vaccinazioni dell’Ats Gabriele Mereu. Il divieto vale solo per la scuola dell’Infanzia, quindi scuola materna.
“Sono stati giorni caldissimi con gli ambulatori affollati – spiega Mereu – Molto spesso si trattava di casi di vaccini non effettuati per distrazione. Ma ci sono stati anche diversi casi di inadempienza. E già da oggi per loro è scattato il divieto di ingresso a scuola”.
Le regole valgono anche per le scuole oltre quella dell’infanzia ma in questo caso gli alunni verranno fatti entrare: saranno le famiglie ad essere multate per inadempienza. Nel mentre gli ambulatori dell’ospedale Binaghi di Cagliari sono stati presi d’assalto: in alcuni giorni si è toccato quota 180 persone con oltre trecento vaccinazioni effettuate.
Sanità ogliastrina, le proposte dei Consiglieri di Lanusei
I consiglieri di minoranza del Comune di Lanusei Tegas, Balloi, Ferreli, Ligas e Anedda chiedono, considerata la situazione di precarietà della sanità ogliastrina e il rischio di ridimensionamento di molti reparti, al Sindaco quali siano le azioni che si stanno mettendo in campo per risolvere e superare le criticità.
I consiglieri di minoranza del Comune di Lanusei Tegas, Balloi, Ferreli, Ligas e Anedda chiedono – considerata la situazione di precarietà della sanità ogliastrina e il rischio di ridimensionamento di molti reparti del nosocomio lanuseino – al Sindaco quali siano le azioni che si stanno mettendo in campo per risolvere e superare le criticità.
Nella loro missiva, sono sottolineati alcuni punti importanti: tra questi, la necessità di avere una direzione giovane, “preparata e ricca di stimoli, magari che abbia nel DNA sangue ogliastrino” che ci metta la faccia e il fatto che ai cittadini ogliastrini venga “negato in parte il diritto di curarsi” a causa del decremento di tutte o quasi le attività di prevenzione, cura e riabilitazione.
Propongono al consiglio comunale di Lanusei, ai Sindaci di tutti i comuni dell’Ogliastra ed ai rispettivi Consigli comunali, alla Conferenza Socio Sanitaria, a tutte le forze sociali, ai sindacati, ai comitati spontanei di cittadini, ai cittadini, agli addetti ai lavori, primari e personale della ASLL di Lanusei e ai rappresentanti politici del territorio di convocarsi in una unica seduta aperta a tutti “nella quale possa segnarsi un momento di snodo della situazione sopradescritta, attraverso la condivisione di un documento da scriversi a cura di esperti tecnici del territorio e condiviso da tutti e approvato in seduta pubblica in grado di comunicare in modo univoco e al di sopra di posizioni partitico politiche di parte, agli interlocutori regionali (RAS) e al Governo centrale” gli assetti inderogabili da garantire al territorio Ogliastrino sui temi della sanità sopra citati, la riprogrammazione della politica regionale con il riconoscimento del ruolo fondamentale dei territori periferici all’interno dello scenario regionale e la Provincia Ogliastra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA