Bari Sardo, i fuochi d’artificio chiudono in bellezza la festa di San Giovanni
Bari Sardo, i fuochi d’artificio chiudono in bellezza la festa di San Giovanni
Bari Sardo, i fuochi d’artificio chiudono in bellezza la festa di San Giovanni
Nel lungo mare gremito di pubblico è andato in scena lo spettacolo di Giuliano Marongiu "Isola in Festa" e la serata si è conclusa in bellezza con i fuochi d'artificio ai piedi della torre spagnola.
Si è conclusa ieri a Bari Sardo la tre giorni dedicata alla Festa di San Giovanni Battista e alla Sagra de Su Nenniri, organizzata dalla Parrocchia del paese, in collaborazione con la Pro Loco con il patrocinio del Comune.
Nel lungo mare gremito di pubblico è andato in scena lo spettacolo di Giuliano Marongiu “Isola in Festa” e la serata si è conclusa in bellezza con i fuochi d’artificio ai piedi della torre spagnola.
Ieri è stata una giornata da incubo per la Sardegna, focolai di incendi in tutta l’Isola, un vero “bollettino di guerra” con gli uomini del sistema antincendio regionale impegnati a domare oltre quaranta roghi. Nel territorio di Tortolì quello più devastante, dove il fuoco ha iniziato la sua azione distruttiva nel primo pomeriggio dalla zona di San Salvatore. L’incendio alimentato dalle raffiche di Maestrale ha continuato ad avanzare sui rilievi vicini e spingendosi verso le spiagge del litorale. In breve tempo la macchia mediterranea e i boschi sono stati avvolti dalle fiamme, e sono iniziate le evacuazioni dalle case e da alcune strutture recettizie della zona, rese necessarie precauzionalmente dall’avanzata del fronte incendio.
Sono intervenuti dall’alto quattro Canadair, elicotteri regionali e il Super Puma, mentre a terra domavano le fiamme le squadre dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, le Forze dell’Ordine e la Protezione Civile.
I mezzi aerei hanno potuto dare il proprio contributo fino al tramonto, poi non si sono potuti rimettere in volo e sono rimaste le forze a terra del sistema incendio regionale a domare l’incendio fino a tarda notte.
Il rogo è avanzato fino alla zona di Cea, quasi a lambire il territorio di Bari Sardo, di quello che oramai è scontato si sia trattato di un incendio di natura dolosa.
Rabbia e sconforto dell’intera Isola per gli ettari di macchia mediterranea e boschi andati in fumo, in una delle zone più belle della Sardegna.
Questa mattina alle prime luci dell’alba, chi si è recato nella zona colpita dall’incendio ha potuto constatare i danni prodotti dall’ignobile gesto. Chilometri di verde che adornava i rilievi da San Salvatore fino a Orrì e le altre spiagge ridotto in cenere, a rendere l’ambiente spettrale.
Nei social network tanti i post anche dei turisti che conoscono la zona, addolorati dalla devastazione.
A livello istituzionale l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Lampis ha usato parole forti per definire gli autori degli incendi della giornata di ieri definendoli “bastardi vigliacchi criminali”, esprimendo vicinanza alle comunità colpite dagli incendi e ringraziando quanti hanno lavorato in sinergia per domare le fiamme.
Ci permettiamo di fare una considerazione per il futuro per tentare di limitare questi scempi: la pulizia dei terreni, la sensibilizzazione per tematiche ancora lontane dalla nostra mentalità, possono creare un circolo virtuoso e fare la differenza. È facile in seguito indignarsi, è necessario potenziare la prevenzione e rendere ancora più sensibili i cittadini. Nel frattempo la giustizia possa fare celermente il suo corso, con gli autori della devastazione.
VIDEO AGENZIA FORESTAS (PROFILO FACEBOOK)
QUEL CHE RESTA DOPO IL FUOCOEccovi quasi in diretta lo scenario dall'area di Tortolì attraversata dal fuoco. Non potrete sentire l'odore tremendo della Natura carbonizzata, ma potete immaginarvi il silenzio funereo e il colore lugubre della distruzione che ieri ha attraversato questo territorio. Tutto questo, e nient'altro, resta dopo le fiamme.Le squadre #ForestasAIB sono ancora impegnate nella bonifica insieme a tutto il sistema antincendio regionale…#sapevatelo
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