Forestas, dichiarato lo Stato di agitazione sindacale: «Nessun segnale dall’alto, riprendiamo la mobilitazione»
«L’Agenzia regionale Fo.Re.S.T.A.S. proviene da un triennio di altissime tensioni sindacali, lavorative, organizzative . Dalla sua istituzione ad oggi, neppure un giorno è passato senza la sensazione, per i lavoratori, di stare su una barca che affonda, da cui tutti tentano di scappare : dirigenti, impiegati ed operai» si legge scritto in un comunicato Sadirs.
«L’Agenzia regionale Fo.Re.S.T.A.S. proviene da un triennio di altissime tensioni sindacali, lavorative, organizzative . Dalla sua istituzione ad oggi, neppure un giorno è passato senza la sensazione, per i lavoratori, di stare su una barca che affonda, da cui tutti tentano di scappare: dirigenti, impiegati ed operai» si legge scritto in un comunicato Sadirs.
«Numerosissime le defezioni, compensate da nessun rinfoltimento dei ranghi o quasi. Per non parlare dell’ età media del personale, che continua ad aumentare rendendo la più grande struttura regionale sempre meno operativa, in barba ai tantissimi ed importanti compiti che varie Leggi regionali le affidano, non ultimo quello della lotta agli incendi .
Per non parlare della situazione dei precari storici, che si dovrebbe e potrebbe immediatamente mettere in sicurezza anche attraverso il combinato disposto della L.R. 6/2019 e 43/2018 che permettono di procedere spediti nel riuso della capacità assunzionale destinandola alla progressiva estensione del periodo lavorativo: in base alle nostre stime, sarà possibile estendere l’assunzione a 9 mesi da gennaio 2020: un altro importante passo avanti verso la normalità, se la si vuole davvero raggiungere!
Ancora, nonostante due Leggi Regionali recenti abbiano sancito il contrario, viene poi applicato un contratto INAPPLICABILE e INADEGUATO , apparentemente al solo scopo di mantenere privilegi sindacali inconfessabili e costosissimi per la collettività e spropositati rispetto al resto del c.d. “Sistema Regione”.
E bisogna ricordare i mezzi vetusti con i quali i lavoratori di Forestas devono affrontare l’emergenza incendi, i turni di undici ore al caldo di una vedetta che presidia il territorio, spesso costretta a svolgere mansioni superiori con ordini di servizio oggetto di contenzioso nanti ai giudici del lavoro, e l’attività di spegnimento incendi che vede impegnati i lavoratori per le nostre comunità fino allo sfinimento, come nel caso dell’incendio di Nughedu San Nicolò (per citare uno tra i tanti) mentre alcuni, chiusi nella loro stanza, con il condizionatore d’aria acceso, sfornano comunicati con l’intento di impedire l’applicazione di una legge votata dal consiglio regionale all’unanimità appena sei mesi fa e che restituirebbe semplicemente la dignità a questi lavoratori.
Oltre dieci sono gli anni durante i quali i lavoratori dell’ ex-Ente Foreste della Sardegna prima e di questa Agenzia poi, hanno dovuto tollerare “maltrattamenti” contrattuali ed economici frutto di un contratto inapplicabile e mai rinnovato dal 2007, che non permette alcuna progressione ai lavoratori e di fatto ingessa l’Agenzia .
Ed intanto i lavoratori sono purtroppo costretti a leggere comunicati di alcuni sindacati che vogliono bloccare il percorso stabilito da due leggi regionali per il passaggio dei lavoratori di Forestas al comparto unico di contrattazione regionale. Non pensavamo che questi sindacati sarebbero potuti cadere così in basso.
Non ci sarebbe bisogno di ricordare che vi sono operai di primo livello (molti dei quali ancora precari!) che da oltre 28 anni continuano ad essere “usati ” per svolgere mansioni superiori, anche contro la loro volontà, secondo i periodi e le necessità, al di là dei limiti previsti dalla legge regionale 31/1998 e che, alla fine del periodo antincendio, nonostante la loro professionalità, vengono messi da parte in attesa della nuova campagna antincendi: e così negli ultimi anni le emergenze diventano una malattia cronica sempre più difficile da affrontare e gestire. La cura è nota: basterebbe applicare le Leggi!
Aspettiamo da mesi ormai un segnale da parte del Presidente della Giunta affinché proprio quelle Leggi approvate dal Consiglio regionale, e anche dal suo partito nella precedente legislatura, vengano applicate.
Il principale sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici di Forestas in questa penosa palude non può che riprendere la mobilitazione, anche nel periodo antincendio, perché si arrivi alla conclusione di questa odissea sindacale, che colpisce proprio chi, in particolare, è in campo in questo periodo per la salvaguardia dei boschi e dei territori della Regione Sardegna.
Il tempo delle parole e della pazienza si è ormai esaurito. Bisogna passare ai fatti concreti, ad esempio le DGR attuative e l’avvio della contrattazione per il Ruolo unico regionale previsto dalla Legge 6..
Formalizziamo quindi con la presente lo STATO di AGITAZIONE SINDACALE stante il perdurare delle motivazioni rappresentate.
Senza una risposta concreta da parte della Giunta verranno intraprese nuove azioni di lotta che culmineranno in un nuovo sciopero generale nel pieno della campagna antincendi.Tanto si comunica ai sensi e per gli effetti di cui alla L.146/1990 e successive modifiche».
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