Il paese di Ulassai si sposta a Roma per testimoniare il legame tra Maria Lai e le sue radici

"In occasione della Mostra ‘Maria Lai. Tenendo per mano il sole’ il paese di Ulassai si sposta a Roma, per testimoniare il profondo legame tra l’artista e le sue radici, in una sorta di dichiarazione d’amore in forma di performance” si legge scritto sul profilo social del Comune di Ulassai.
“In occasione della Mostra ‘Maria Lai. Tenendo per mano il sole’ il paese di Ulassai si sposta a Roma, per testimoniare il profondo legame tra l’artista e le sue radici, in una sorta di dichiarazione d’amore in forma di performance” si legge scritto sul profilo social del Comune di Ulassai.
Ideata da Marcello Maloberti, questo progetto importante – a cura di Davide Mariani – si concretizzerà il 19 giugno negli spazi del MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
“Estraendo il cartello dalle porte di Ulassai e portandolo fino a Roma, l’artista Marcello Maloberti, con un gesto tanto semplice quanto efficace, si fa metaforicamente carico dell’intera comunità tramite una performance solenne e rigorosa, caratterizzata da un forte richiamo alla Sardegna, ulteriormente evocata dalle zolle di terra poste alla base dei pali che sostengono l’insegna.
Quel piccolo paese, aggrappato ai tacchi dell’Ogliastra, oggi non guarda più con sospetto all’arte di Maria Lai ma è lì, insieme a lei, per testimoniare il profondo legame tra l’artista e le sue radici, in una sorta di dichiarazione d’amore. Non a caso Maloberti sceglie di intitolare la sua azione Cuore Mio, prendendo ispirazione da un racconto di Salvatore Cambosu (Miele Amaro, 1954), amico e mentore della Lai, la cui protagonista, Maria Pietra, si trasforma in pietra per salvare il suo amato bambino, Cuore Mio, da un’eterna condanna” si legge scritto sul sito del Museo.
“Il 21 settembre alle ore 17:00 la performance avrà nuovamente luogo a Ulassai, Piazza Barigau.Un progetto Fondazione Stazione dell’Arte e Fondazione di Sardegna, nell’ambito del progetto congiunto ‘AR/S – Arte condivisa in Sardegna’ e ‘Sentieri Contemporanei’”.

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