Cicu (FI) in visita all’ospedale di Lanusei: “Inaccettabile l’assedio sanitario che subisce l’Ogliastra”

L'eurodeputato sardo Salvatore Cicu, che sta girando la Sardegna per un tour elettorale in vista delle elezioni europee di domenica prossima, è andato in visita all'ospedale di Lanusei, dove ha parlato a lungo con medici, infermieri e personale ospedaliero. «È inaccettabile l'assedio ospedaliero che subisce l'Ogliastra - ha commentato - Subito interventi concreti per il presidio ospedaliero di Lanusei. Occorre garantire il diritto alla salute dei nostri cittadini»
«È inaccettabile l’assedio sanitario che l’Ogliastra si ritrova a vivere per via di scelte ragionieristiche inconcepibili, che sottraggono alle vite dei cittadini un diritto irrinunciabile come quello alla salute». Così l’eurodeputato sardo Salvatore Cicu commenta la situazione di crisi vissuta dall’ospedale ogliastrino dopo averlo visitato e aver parlato con gli operatori.
«Ancora una volta, il presidio ospedaliero ogliastrino si ritrova oggetto di un drastico ridimensionamento con la chiusura ufficiale del reparto di Ortopedia e Traumatologia del Nostra Signora della Mercede di Lanusei – prosegue Cicu -. Le ripercussioni sono sotto gli occhi di tutti e ledono l’equilibrio sociale di un territorio che non possiamo abbandonare a sé. La chiusura momentanea delle degenze e la sospensione dell’attività chirurgica sono ormai una premessa ad una chiusura definitiva: un allarme che dobbiamo respingere in ogni modo. Non servono le promesse. Ma impegni veri. Come eurodeputato, infatti, mi attiverò immediatamente con ogni azione possibile affinché si possa scongiurare il rischio di una chiusura definitiva del polo ospedaliero».
«Serve subito un tavolo comune fra parti istituzionali e comunità, misure d’impatto che non possono più attendere – sottolinea l’esponente di Forza Italia che si è ricandidato alle elezioni europee di domenica 26 maggio -. Il grido di allarme dell’Ogliastra è, infatti, più di un’emergenza: è una sottrazione di diritti giocata in nome di scelte manageriali che antepongono bilanci, tagli di risorse e politiche contabile a vite umane. Non solo. Il ridimensionamento dei presidi sanitari ogliastrani – Lanusei in primis – indebolisce il territorio sul piano dei servizi, che in questo modo diventano ambulatorialmente inesistenti e distanti dalle comunità. Siamo davanti ad una politica contro le zone interne; una politica che mortifica i nostri paesi isolandoli ed indebolendoli sul piano sociale e occupazionale. Sono accanto all’Ogliastra, pronto a rappresentare in sede europea traducendo in atti concreti le istanze dei cittadini e il disagio di un territorio che non può essere lasciato solo».

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