Polacchi di Altaforte: “Sarò al Salone del Libro”. L’editore vicino a CasaPound non accetta l’esclusione

Francesco Polacchi di Altaforte: "Sarò al salone del Libro di Torino". La casa editrice era stata esclusa dalla kermesse culturale perchè vicina a CasaPound. A seguito dell'estromissione, molti scrittori che avevano annunciato il loro ritiro, come ZeroCalcare e Carlo Ginzburg.
Apre tra le polemiche il Salone del Libro di Torino. L’editore Francesco Polacchi, fondatore della casa editrice Altaforte, sfida l’esclusione dal Salone di Torino, decisa ieri dopo la richiesta di Comune e Regione, e annuncia: “Alle ore 10:00 sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che Altaforte Edizioni non si piega alla logica del pensiero unico. Se avete a cuore la Libertà, la Libertà d’espressione, vi aspetto. I libri non possono e non devono conoscere censura”. Regione Piemonte e Comune di Torino hanno presentato un esposto contro Polacchi e la procura ha aperto una inchiesta per apologia di fascismo.
La casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound, è stata esclusa dalla kermesse culturale dopo giorni di polemiche, divisioni e defezioni. Resta dunque alta la tensione nel giorno in cui apre il Salone e che coincide anche con il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi.
La scelta è stata annunciata per “tutelare la sua immagine, la sua impronta democratica e il sereno svolgimento della manifestazione”. Alla scelta delle amministrazioni locali, che del Salone del Libro sono soci, si sono adeguati gli organizzatori dell’evento. “È una richiesta assurda. Faremo causa e la vinceremo”, ha replicato Polacchi. “Non è una rivalsa nei confronti di Salvini, è una scelta a protezione e tutela del Salone del Libro, di Torino e del nostro Paese”, ha spiegato lasindaca di Torino Chiara Appendino, davanti al Lingotto, dove si apre oggi il Salone del Libro.

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Le psicologhe Ferreli e Cuboni insegnano come usare le brutte figure per migliorarsi senza nascondersi

«A chi non è capitato di aver fatto una brutta figura, una gaffe o un errore?» chiariscono le due psicologhe Paola Ferreli e Alice Cuboni. «O semplicemente di trovarsi in qualche situazione imbarazzante e pensare “E ora che faccio?”»
Fervono i preparativi per il terzo incontro della serie “Aggiungi un posto a tavola”.
«A chi non è capitato di aver fatto una brutta figura, una gaffe o un errore?» chiariscono le due psicologhe Paola Ferreli e Alice Cuboni. «O semplicemente di trovarsi in qualche situazione imbarazzante e pensare “E ora che faccio?”»
Il tema centrale della serata, infatti, saranno le brutte figure e gli errori.
«Spesso in queste situazioni pare tutto perduto e se solo si avesse la possibilità si userebbe il mantello dell’invisibilità. Tali situazioni diventano “cose da dimenticare” o di cui vergognarsi. E se invece di dimenticare, nascondersi si prendessero queste situazioni e se ne facesse qualcosa di buono e costruttivo per sé stessi? Può un errore diventare una risorsa?»
«Mostreremo, con l’aiuto delle ormai indispensabili metafore culinarie, come vivere una brutta figura senza che essa ci sovrasti, prendendone il meglio per poterne trarre beneficio in situazioni future. Alla fine “nessuno nasce imparato”!»
Quindi appuntamento per sabato 11 maggio alle 19.15 presso la sede dell’Università della terza età in via Umberto a Lanusei ex scuola materna.

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