La nuova challenge – sfida diventata virale – che impazza sul web ha come punto centrale la salvaguardia dell’ambiente e la sua tutela. Si chiama Trash Challenge (hashtag #trashtag) e consiste nel prendere una parte della città/paese dove si abita e ripulirla.

Le piattaforme Instagram e Facebook sono piene di foto del prima e del dopo. Inutile dire che il ringraziamento maggiore arriva dall’ambiente circostante, che urla il sollievo della liberazione dai rifiuti. D’altronde, come si legge su un articolo di GreenMe, nel mondo “produciamo qualcosa come 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti domestici e solo 258-368 milioni di tonnellate finiscono nelle 50 discariche più grandi. Milioni e milioni vagano negli oceani e l’80% proviene dalla terraferma”.

Dopo Villagrande, anche a Tortolì ci si accoda a questa ottima iniziativa: l’associazione sportiva di apneisti 4Mori in Apnea organizza per il 12 maggio una giornata ecologica presso la spiaggia La Capannina. A partire dalle 9 del mattino, tutti a fare piazza pulita di rifiuti.

“Uno dei nostri primi obiettivi” scrivono sui social “è la tutela dell’ambiente sia marino che terrestre… Stiamo organizzando una giornata ecologica per ripulire la spiaggia della Capannina a Tortolì. Ci auguriamo di poterne organizzare tante altre, ma da soli possiamo fare poco, per questo motivo ci serve l’aiuto di tutti voi!”

Buste, guanti e tanta buona volontà: questi gli ingredienti.

Verona, una bimba di nove anni finisce al Pronto Soccorso per lesioni all’addome provocate da un suo compagno di classe. A riportare la notizia, Il Corriere del Veneto.

Già in passato, ha riferito la madre della bambina, il ragazzino aveva preso di mira la bimba. L’aggressione è avvenuta in classe, sotto gli occhi della maestra, nei pressi di un lavandino presente all’interno dell’aula. Lui l’avrebbe spinta contro il bordo e poi addosso a un armadio, tirandole infine un calcio.

La bambina, portata al Pronto Soccorso, è tornata a casa dopo 18 ore di accertamenti. I referti medici sono a disposizione della Procura.

Si deve ancora far luce sulla vicenda. Anche gli psicologi cercheranno di capire cosa sia avvenuto: domani incontreranno gli alunni.