Una folla silenziosa per l’ultimo addio ad Alberto Melone. Il vescovo: «Tutti hanno delle responsabilità»
A dare l’ultimo saluto ad Alberto Melone, il giovane morto venerdì scorso per un colpo di pistola partito per un gioco – come ha dichiarato Lukas Saba, l’arrestato –, una folla silenziosa.
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Ultimo saluto ad Alberto Melone, oggi, nella chiesa di Santa Maria ad Alghero.
A dare l’ultimo saluto ad Alberto Melone, il giovane morto venerdì scorso per un colpo di pistola partito per un gioco – come ha dichiarato Lukas Saba, l’arrestato –, una folla silenziosa. Dure le parole del vescovo di Alghero-Bosa Mauro Maria Morfino, come scrive L’Unione Sarda: «A distanza di 160 giorni ci troviamo a piangere la morte di un altro 18enne. Uno è troppo, due catastrofico. È il segno evidentemente che dobbiamo fermarci. Non è questione di alzare dita per indicare rei e correi. In tutto questo ognuno ha delle responsabilità». Troppo spesso, ha enfatizzato il vescovo, i giovani si basano sulla “balentia”: prognosi infausta, per il futuro.
Presente anche il Sindaco Mario Bruno e il neopresidente del Consiglio Regionale Michele Pais.
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«Navigando sul web, ho notato un articolo su Maria Sciortino, la pittrice» spiega la Giordano. «Mi sono tornati in mente i tempi in cui insegnavamo entrambe a Villagrande, erano i primi anni ’70. Ho provato una forte nostalgia e un desiderio irrefrenabile di ristabilire un contatto con un mondo che non ho mai dimenticato» spiega «Questa è la foto di una delle mie classi. Con i ragazzi ho trascorso dei momenti indimenticabili anche in orario extrascolastico: partite a calcio, passeggiate lungo il Secondo Salto, picnic a Santa Barbara… Chissà se qualcuno si riconosce in questa foto».