Mangia una banana e un pezzetto la soffoca: bimba di 2 anni tra la vita e la morte

#Italia Stava facendo la quotidiana merendina di metà mattina quando un pezzetto di banana, tagliatole dal papà le va in gola. La piccola ora si trova in coma farmacologico al Policlinico Gemelli di Roma e lotta per la sopravvivenza
Un pezzetto di banana le va di traverso. Non riesce più a respirare. Diventa cianotica. Finisce in arresto cardiaco. Come scrive TgCom, è successo a una bimba di Civitavecchia di appena due anni che da ore sta lottando per la sua sopravvivenza. E’ ricoverata in terapia pediatrica intensiva all‘ospedale Gemelli della capitale. Le sue condizioni sono gravissime, la prognosi è riservata.
La piccola era in casa col suo papà che, per il tradizionale spuntino di metà mattina, le taglia dei pezzetti di banana. All’improvviso il drammatico incidente: un boccone le va di traverso, il padre se ne accorge e interviene subito, ma invano. Chiama allora il 118. L’ambulanza arriva nel giro di pochissimi minuti, il medico rianimatore a bordo del mezzo riesce a eliminare il pezzo di banana che le stava impedendo di respirare. La piccola viene trasportata d’urgenza al Pronto soccorso del San Paolo dove, purtroppo è arrivata in arresto cardiaco.
Al San Paolo riescono a rianimarla e per la bambina viene immediatamente ordinato il trasferimento al Gemelli. E’ ancora in coma farmacologico, il suo destino sospeso. Le preghiere dei genitori, dei parenti, degli amici, riuniti attorno al suo letto d’ospedale, non si sono mai interrotte. Poi si scoprirà se quei minuti in arresto cardiaco le abbiano provocato eventuali danni cerebrali. La notizia ha commosso e mobilitato la cittadina di Civitavecchia che idealmente sta lottando con la famiglia.

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Diario di viaggio di una scrittrice. Amazzonia, Colombia, Isole Canarie, Turchia” di Giovanna Mulas

Il diario di viaggio di Giovanna Mulas racconta l’esperienza personale della scrittrice avuta nei suoi viaggi in Paesi come Amazzonia, Colombia, Isole Canarie, Turchia.
Con la pubblicazione del libro “Diario di viaggio di una scrittrice. Amazzonia, Colombia, Isole Canarie, Turchia” di Giovanna Mulas, la Catartica Edizioni concretizza una delle idee contenute nel progetto editoriale sin dalla sua nascita.
Il libro inaugura infatti la collana “I Diari della motocicletta” dedicata a testimonianze, riflessioni, elaborazioni e pensieri di coloro che, a vario titolo, hanno la propensione a impegnarsi nelle cause in cui credono e a “metterci la faccia”; ovviamente il titolo della collana prende spunto da “I Diarios de motocicletta”, il libro basato sui diari di viaggio di Ernesto Che Guevara e Alberto Granado: in qualche modo volevamo rendere omaggio a chi non si accontenta di guardare la vita e di viverla passivamente ma fa qualcosa di attivo per contribuire al suo miglioramento, con quelli che sono i propri mezzi e, attraverso ciò, lasciare un segno, che può essere colto, interpretato, contestato, ma che non lascia, in nessun caso, indifferenti.
Il diario di viaggio di Giovanna Mulas racconta l’esperienza personale della scrittrice avuta nei suoi viaggi in Paesi come Amazzonia, Colombia, Isole Canarie, Turchia. Si tratta di località tra le più controverse e alienate dalla repressione armata (Amazzonia, Colombia), in crisi sociale e politica, sulle quali vige il veto di un’opinione pubblica normalmente plagiata da informazione censurata o deviante (Turchia, Canarie), comunque da una storia ad usum delphini, scritta dal più forte.
“Diario di una Scrittrice” è, in primis, la maturazione di una donna attraverso una nuova consapevolezza: quindi il dubbio e la ricerca, il dolore per le terribili ingiustizie imposte a popolazioni ritenute da “terzo mondo”.
Uomini come noi: degni di libertà e rispetto solo perché uomini.

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