La storia della make up artist tortoliese Roberta Botarelli: “Il mio sogno inizia a diventare realtà”
Roberta Botarelli, 22 anni, di Tortolì, racconta come il suo futuro nel mondo del make-up stia cominciando a delinearsi.
Roberta Botarelli ha 22 anni, è iscritta alla facoltà di Economia e Gestione Aziendale all’Università degli Studi di Cagliari, ed è un’onicotecnica, appassionata di bellezza e make-up. «Mi sono avvicinata al mondo dell’estetica a soli 16 anni, intraprendendo un po’ per gioco, la carriera dell’onicotecnica. Questa passione, però, con il passare del tempo, si è trasformata in un vero e proprio impiego, così ho iniziato sin da subito a lavorare in diversi centri estetici. Con gli anni, inoltre, ho arricchito il mio curriculum frequentando corsi riguardanti la cura delle ciglia, quali le extension e la laminazione.»
Roberta adesso studia alla ‘Faery Academy’, una scuola professionale per truccatori e consulenti d’immagine, attiva a Cagliari dal 2008, ed è felice della strada intrapresa. «Non è stato facile prendere la decisione di mettere in stand-by la mia carriera universitaria. Ho fatto la guerra con me stessa perché avevo paura di deludere le aspettative di chi voleva vedermi laureata, ma quando arriva il momento in cui ti rendi conto di avere davanti la possibilità di concretizzare ciò cui stavi ambendo più di ogni altra cosa, cominciano a tremarti le gambe ed è in quell’istante che capisci di non poter più ignorare te stessa. Così ho cominciato a credere in quello che stavo facendo con caparbietà e ho deciso di mettermi in gioco sul serio.»
Alla ‘Faery Academy’, segue i moduli di Beauty, Moda, Glamour, Teatrale, Artistici, Effetti speciali e Cinematografici e partecipa a lezioni di acconciatura e consulenza d’immagine, ulteriori competenze che, al giorno d’oggi, non possono mancare nella figura di un truccatore.
Nella scuola, racconta Roberta, sta avendo la possibilità di confrontarsi e lavorare con professionisti dall’esperienza pluriennale, su tutto il panorama nazionale e internazionale, come Magda Pintus, docente di Trucco Editoriale, Daniela Dessì, docente di trucco teatrale, Ilaria Sanna, docente di Effetti speciali e Alice Alfonsi, docente di trucco Beauty. Si tratta di nomi importanti nel mondo del make-up, cui si aggiungono gli incontri con Manuele Mameli e Luca Cianciolo, che periodicamente si recano in accademia per aggiornare le aspiranti make-up artist sulle nuove tendenze.
Roberta frequenta spesso corsi di aggiornamento e, infatti, ha recentemente partecipato al Beauty Bites, l’evento Beauty dell’anno: una masterclass di make-up, tenutasi al Teatro Vetra di Milano, cui hanno presenziato Chiara Ferragni e Manuele Mameli.
«Sono tornata da Milano arricchita oltre che professionalmente, anche personalmente. Beauty Bites ha confermato la mia idea di make-up: credo che il trucco sia un mezzo di comunicazione potentissimo, un modo per esprimersi, un elemento che accomuna molte donne, la consapevolezza e la sicurezza che ci fanno dire “Voglio piacere prima a me stessa”. So cosa vuol dire non piacersi e mi sono spesso sentita paragonata a canoni di bellezza che non mi rispecchiavano, ed è per questo che ho cercato conforto nel trucco, anche solo per cercare di coprire una piccola vena sotto l’occhio, che da sempre mi contraddistingue ma, senza la quale, me ne rendo conto solo adesso, non mi sentirei più me stessa.»
La masterclass milanese, oltre che essere un corso di aggiornamento per i professionisti del settore, è stato un vero e proprio show di make-up, un’occasione per rendere reale ciò che, solitamente, si vede nel mondo virtuale dei social. Nel corso della giornata, infatti, Manuele Mameli non si è limitato a truccare Chiara Ferragni, ma ha eseguito due trucchi differenti (uno da giorno e uno da sera) su due diverse modelle.
L’evento era studiato nei minimi particolari e si è concluso con un buffet in stile californiano. Le critiche circa il prezzo dei biglietti (dai 350€ ai 650€ in base all’opzione scelta) non sono mancate, ma è risaputo che i corsi di aggiornamento per tutte le professioni che ruotano attorno al mondo della moda, richiedono costi elevati.
«Quello dell’estetica, in generale, è un campo che sta iniziando a prendersi l’importanza che gli spetta, grazie anche all’aiuto dei blog e dei social che dispensano informazioni e sfatano tanti luoghi comuni. La dedizione, la passione e tutto ciò che ne concerne non sono cose da poco. Si tratta di un ambito in continuo aggiornamento e non ci si può permettere di fermarsi se si vuole restare al passo.» Roberta ha, da sempre, creduto tantissimo nel potenziale di questo mondo e nella passione che l’ha portata a fare ciò che fa oggi; racconta di non aver mai accettato l’aiuto finanziario di nessuno, nemmeno dei suoi genitori, che l’hanno sempre sostenuta nonostante le sue scelte e i suoi ideali fossero in contrasto con ciò che si aspettavano. Ha iniziato questo percorso come una sfida personale, con l’intento di creare qualcosa di suo, partendo da zero.
«Noi donne dobbiamo lottare per abbattere gli stereotipi che, diciamocelo, non vanno neanche più di moda, e trovare la bellezza nei nostri punti deboli. Tutte abbiamo i pori, tutte abbiamo il brufolo dell’ultimo minuto e i capelli non sono sempre perfetti come li vorremmo. Tutte vediamo i nostri difetti amplificati, e quante volte siamo rimaste a fissarci davanti allo specchio con una mano a tirare su le sopracciglia e con la bocca a culo di gallina per vedere se le labbra più gonfie ci sarebbero state meglio? Con i chirurghi, piuttosto, andiamo a prenderci un aperitivo!»
Roberta è una ragazza ambiziosa e ha parecchi progetti per il futuro, perché sa cosa vuol dire vedersi sbattere la porta in faccia, ma sa anche che il panorama, osservato dai portoni che si aprono dopo, è decisamente migliore di quanto ci si aspetta.
«Non so se ci sia una strada tracciata o un destino scritto, ma è giusto anche lasciarci prendere dalla corrente e farsi trasportare, cogliendo al volo le opportunità che, come nel mio caso, si sono presentante come una mano d’aiuto in un momento critico. Per scaramanzia non voglio espormi più di tanto, ma posso dire che ho tanti progetti in programma e spero di esserne all’altezza. La paura fa parte del bagaglio da portare sulle spalle e, anche se pesa parecchio, è giusto avercela. È affrontarla che fa la differenza, perché so per certo che le cose fatte con amore, sono già fatte a metà.»
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