Accadde oggi: il 4 gennaio 1965 il mondo della cultura piange T.S. Eliot

Il 4 gennaio 1965 il poeta, saggista, critico letterario e drammaturgo statunitense ( naturalizzato britannico) T.S. Eliot muore a Londra all’età di 76 anni a causa di un enfisema polmonare. La sua opera “The Waste Land”, pubblicata nel 1922, è considerata il
Il 4 gennaio 1965 il poeta, saggista, critico letterario e drammaturgo statunitense ( naturalizzato britannico) T.S. Eliot muore a Londra all’età di 76 anni a causa di un enfisema polmonare.
La sua opera “The Waste Land”, pubblicata nel 1922, è considerata il lavoro più influente della poesia del ventesimo secolo e pietra miliare del modernismo. Nel 1948 gli è stato conferito l’Ordine al Merito da re Giorgio VI e nello stesso anno è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura “per il suo eccezionale e pionieristico contributo alla poesia contemporanea”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Accadde oggi. Il 19 dicembre 1843 viene pubblicato “A Christmas carol” di Dickens

Il 19 dicembre 1843 viene pubblicato in Gran Bretagna quello che poi sarebbe diventato il più celebre racconto di Natale di tutti i tempi: “A Christmas carol” (“Canto di Natale”, ndr) dello scrittore inglese Charles Dickens.
Il 19 dicembre 1843 viene pubblicato in Gran Bretagna quello che poi sarebbe diventato il più celebre racconto di Natale di tutti i tempi: “A Christmas carol” (“Canto di Natale”, ndr) dello scrittore inglese Charles Dickens, autore di altri noti romanzi come David Copperfield, Oliver Twist e Tempi difficili. Appena uscì, edito da Chapman and Hall e illustrato da John Leech, il racconto riscosse un enorme successo e le 6000 copie stampate andarono a ruba in pochi giorni.
La storia, la conosciamo tutti, è quella del vecchio ricco ma avaro Ebeneezer Scrooge – personaggio diventato simbolo dell’opposizione al Natale e al suo messaggio di bontà e pace – che la sera della Vigilia di Natale riceve la visita di tre spiriti del Natale passato, presente e futuro; tutto questo per ricordare all’uomo chi è stato, chi è e chi sarà se continua a perpetrare questo suo atteggiamento di ostilità alla vita e alle persone. Un racconto dal finale catartico, e noi diremmo scontato, con il protagonista che si redime e ha la possibilità di cambiare in positivo il corso della propria esistenza. Un racconto di Natale, come recita il titolo, nel quale però Dickens come suo solito riesce ad inserire anche una critica alla società inglese del proprio tempo.
Come riporta una nota della British Library, con la pubblicazione di questo racconto Dickens sperava di risanare alcuni debiti che aveva proprio con lo stesso editore del libro, ma la sontuosità dell’edizione – con litografie e incisioni dell’artista John Leech – limitarono il guadagno dell’autore. Ma il peggio per le tasche di Dickens arrivò l’anno successivo, quando l’enorme successo del libro scatenò i pirati dell’editoria e diverse versioni “piratate” del testo iniziarono a girare per il Paese.
Quello che l’autore e giornalista inglese non avrebbe immaginato, però, è il grande seguito che il suo racconto avrebbe avuto nei decenni a venire. Rivisitazioni in tutte le forme e riadattamenti, il più celebre quello della Disney, “Canto di Natale di Topolino”, uscito nel 1983 e che vede il protagonista Scrooge interpretato dal Zio Paperone (mai personaggio fu più corrispondente a lui, ndr)

© RIPRODUZIONE RISERVATA