Oggi a Tortolì l’assemblea annuale FILCA CISL. All’ordine del giorno il rinnovo del contratto nazionale edilizia industria e la disoccupazione

Mercoledì 19 dicembre si svolgerà a Tortolì l’assemblea di fine d’anno dei delegati e simpatizzanti FILCA CISL, il sindacato dei lavoratori delle costruzioni. Il rinnovo del contratto nazionale edilizia industria, i dati della disoccupazione nel settore e la situazione cantieri Ogliastra lavori ss125, ss389 e lavori Villagrande Tortolì ai primi punti dell’ordine del giorno.
Oggi, mercoledì 19 dicembre si svolgerà a Tortolì l’assemblea di fine d’anno dei delegati e simpatizzanti FILCA CISL, il sindacato dei lavoratori delle costruzioni. Il rinnovo del contratto nazionale edilizia industria, i dati della disoccupazione nel settore e la situazione cantieri Ogliastra lavori ss125, ss389 e lavori Villagrande Tortolì ai primi punti dell’ordine del giorno.
Purtroppo, seppure siano fondamentali per lo sviluppo del territorio e della regione le grandi opere pubbliche, da sole non sono sufficienti a farci risollevare dalla crisi. Il settore delle costruzioni si sta’ disgregando e dai dati rileviamo che la stragrande maggioranza degli operai attivi hanno più di 45 anni.
NATI | PERCENTUALE % | |
ANNI 50 | 8,72 | OPERAI SESSANTENNI |
ANNI 60 | 33,49 | OPERAI CINQUANTENNI |
ANNI 70 | 34,86 | OPERAI QUARANTENNI |
ANNI 80 | 19,27 | OPERAI TRENTENNI |
ANNI 90 | 3,67 | OPERAI VENTENNI |
QUALIFICA | PERCENTUALE% |
OPERAI COMUNI | 53 |
OPERAI QUALIFICATI | 29 |
OPERAI SPECIALIZZATI | 16 |
OPERAI 4 E 5 LIVELLO | 1 |
Dati 2017-2018 iscritti CISL in cassa edile Sardegna Centrale
La maggior parte dei lavoratori assicurati in edilizia sono operai comuni e quelli sotto i 25 anni sono in percentuale sempre più bassa.
«Tra meno di 10 anni ci sarà il problema di reperire manodopera qualificata e specializzata. Abbiamo quasi toccato il fondo e crediamo sia arrivato il momento di fare il punto sulla crisi del settore» afferma il responsabile territoriale Maurizio Piras.
Che edilizia vogliamo?
«Tutti insieme, parti sociali e datoriali artigiani, industria, piccola industria e cooperative siamo chiamati a riprogrammare con urgenza l’edilizia che verrà nei nostri territori. Abbiamo in mano la possibilità di far ripartire il settore ma occorre rilanciare la FORMAZIONE in edilizia e incentivare la creazione di nuove imprese. Attraverso gli enti bilaterali possiamo puntare a creare le nuove figure professionali e i potenziali nuovi imprenditori del futuro del settore, puntando a qualità, eccellenza e talento. La formazione deve essere accompagnata da una buona programmazione ma per realizzare il cambiamento è indispensabile essere sostenuti da adeguate politiche di settore a livello regionale e nazionale, con ingenti investimenti e incentivi per le ristrutturazioni edilizie, il recupero dei centri storici, la messa in sicurezza e efficientamento energetico degli edifici (costruire in classe A, A+, B. ), la realizzazione di nuove strutture ricettive e non ultimo una semplificazione e adeguamento delle normative. La burocrazia è un altro aspetto che limita lo sblocco delle opere pubbliche e private, basti pensare a quanto stà succedendo alla ss.125 , ss389 e SP 27. In alcuni casi parliamo di opere appaltate e aggiudicate alcuni anni fa, ma per un motivo o per l’altro i cantieri non sono stati ancora aperti» conclude Piras.

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