Sassari, ieri la preview della mostra “Maria Lai. Art in public space” dedicata all’artista ogliastrina

Si è tenuta ieri mattina, negli spazi dell'ex convento del Carmelo la preview della mostra "Maria Lai. Art in public space", dedicata all'intera produzione di arte pubblica dell'artista ogliastrina.
Si è tenuta ieri mattina, negli spazi dell’ex convento del Carmelo la preview della mostra “Maria Lai. Art in public space”, dedicata all’intera produzione di arte pubblica dell’artista ogliastrina.
“Tra i numerosi interventi di arte pubblica realizzati da Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013), Legarsi alla montagna costituisce indubbiamente il suo capolavoro e risulta essere l’opera maggiormente conosciuta dal grande pubblico. Tuttavia, il suo impegno nell’arte pubblica non inizia e, soprattutto, non si esaurisce con questa celebre operazione corale, svoltasi a Ulassai nel settembre del 1981, che di fatto ha rappresentato il primo esempio di “Arte relazionale” in Italia. Sono infatti diversi gli interventi ambientali e le opere di partecipazione eseguite da Maria Lai in spazi pubblici durante gli ultimi trent’anni della sua attività, i quali, nonostante la massiva attenzione critica e mediatica riservata all’artista, sono rimasti ai margini delle pur importanti iniziative e pubblicazioni a lei dedicate.
La mostra Maria Lai. Art in Public Space, a cura di Davide Mariani, che inaugurerà venerdì 23 novembre alle 18 negli spazi dell’Ex Convento del Carmelo di Sassari, nasce con l’intento di colmare questa lacuna conoscitiva e indaga, per la prima volta in profondità, l’intera produzione di arte pubblica di Maria Lai al fine di contribuire alla rilettura critica del suo percorso artistico” si legge nel sito del Comune di Sassari.
“L’esposizione temporanea, sostenuta dal Comune di Sassari e realizzata con il contributo della Fondazione Stazione dell’Arte di Ulassai e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con l’Archivio Maria Lai, sarà visitabile fino al 31 gennaio 2019 dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Nel complesso degli oltre trenta eventi e opere pubbliche presentate, la mostra, suddivisa secondo due sezioni tematiche (Legare/collegare, Macrocosmo/microcosmo), ripercorre la geografia creativa di Maria seguendone il gesto, il segno e il pensiero, tutti amplificati all’interno della dimensione pubblica lasciando trasparire il profilo di un’artista in gran parte diverso da quello che si è abituati a vedere. In esposizione oltre 150 pezzi, opere, fotografie, bozzetti, progetti e modelli realizzati tra il 1981 e il 2012.
La rassegna, grazie a un’attenta ricerca bibliografica, definisce infatti i suoi ambiti di produzione, ne racconta le vicende storiche, chiarisce episodi e li contestualizza, esponendo numerosi materiali inediti provenienti da archivi pubblici e privati, oltre a progetti, modelli e opere autografe di riferimento concettuale per gli interventi ambientali e di partecipazione collettiva. Il percorso espositivo, firmato da Alberto Paba, si sviluppa lungo i tre piani del Carmelo e tende ad esaltare la dimensione esperienziale della mostra attraverso la ricca presenza di audiovisivi, proiezioni e installazioni interattive. Vengono privilegiate le analogie tematiche e i rimandi comuni fra le opere realizzate nel territorio e la produzione artistica di Maria Lai nel suo complesso, trasformando la ricerca sull’arte pubblica in una lente di ingrandimento nuova sul suo fare creativo e simbolico, sulla visione programmatica degli interventi, sul suo agire e sulle sue finalità creative ed estetiche.
«La grande arte è quella che arriva alla gente che cammina per strada», sosteneva Antonio Gramsci, e Maria, che condivideva pienamente questa posizione, si impegnerà lungo tutto il suo percorso per avvicinare l’arte alla gente, convinta che fosse necessario, fin dalla più tenera età, educare a seguirne il ritmo: «L’arte ha bisogno di questa frequentazione giornaliera – dichiarava l’artista – è come il pane quotidiano».
Ecco che il suo linguaggio trova dimensioni comunicative differenti: “da lontanissimo e da vicinissimo”, espressioni comuni di un “maximum” e di un “minimum” che altro non sono se non due facce della stessa medaglia, in cui il rapporto con l’io si può estendere fino allo spazio più remoto e allo stesso tempo ritornare al microcosmo del vissuto quotidiano. L’esposizione si presenta come un viaggio nell’opera di Maria Lai reso possibile anche grazie al coinvolgimento di tutti i comuni in cui l’artista ha operato, a partire da Ulassai, il suo paese natale, passando per Aggius, Camerino, Carbonia, Castelnuovo di Farfa, Nuoro, Orotelli, Osini, Siliqua, Sinnai, Tortolì e Villasimius”.
MARIA LAI. ART IN PUBLIC SPACE
Mostra a cura di: Davide Mariani
Organizzazione: Agave, Character
Allestimento: Alberto Paba
23 novembre 2018 – 31 gennaio 2019
Ex – Convento del Carmelo, corso Vittorio Emanuele, II, Sassari Orari: mart – dom: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00
Progetto grafico e catalogo: Agave edizioni
Mostra sostenuta dal Comune di Sassari con il contributo di: Fondazione Stazione dell’Arte e Fondazione di Sardegna
in collaborazione con l’Archivio Maria Lai
e il patrocinio di: Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, Presidenza della Giunta Regionale della Sardegna, Provincia di Sassari, Comune di Aggius, Comune di Camerino, Comune di Carbonia, Comune di Castelnuovo di Farfa, Comune di Nuoro, Comune di Orotelli, Comune di Osini, Comune di Siliqua, Comune di Sinnai, Comune di Tortolì, Comune di Ulassai, Comune di Villasimius e Cooperativa Teatrale Fueddu e Gestu.
Sponsor: Consorzio Industriale Provinciale di Sassari, Falegnameria Bussu Arredamenti, Reale Mutua, Unifidi Sardegna.
(Info e foto: sito Comune di Sassari e pagina social del Comune)

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