Rifiuti. Raccolta differenziata: Sardegna tra le migliori in Italia

La Sardegna, con una percentuale di raccolta differenziata del 63% di raccolta differenziata, è tra le regioni più virtuose d’Italia.
La Sardegna, con una percentuale di raccolta differenziata del 63% di raccolta differenziata, è tra le regioni più virtuose d’Italia. Un primato eccellente conseguito grazie al sistema di gestione di rifiuti integrato costruito negli ultimi anni e che fa crescere i sardi, passo dopo passo, nella differenziata, nel riciclo e nella diminuzione complessiva dei rifiuti prodotti e premia le Amministrazioni locali che sanno fare bene la differenziata, anche grazie anche ai cittadini che differenziano correttamente a casa loro.
Con il Piano regionale dei rifiuti, un documento solido e in linea con la normativa europea dell’economia circolare, si punta addirittura ad anticipare i risultati che l’Unione europea prevede per il 2020. Dal momento del suo insediamento la Giunta Pigliaru ha destinato 25 milioni di euro per realizzare nuovi impianti di compostaggio di ultima generazione, 7 alla chiusura delle discariche e altri 3 milioni negli ultimi anni per la realizzazione di oltre 40 ecocentri. Il Piano prevede anche di ridurre il ricorso ai termovalorizzatori già esistenti sul territorio: quando si raggiungeranno gli obiettivi dell’80% di raccolta differenziata, resterà attivo un solo impianto.
Tagliato inoltre un traguardo fondamentale di riduzione del quantitativo di rifiuti procapite: negli ultimi anni l’isola è passata da 470 a 443 chilogrammi pro capite/anno su una media italiana di 497 (secondo i più recenti dati Ispra), risultato che avvicina all’obiettivo di Piano, pari a 415 chili pro capite/anno al 2022. Le mete raggiunte sono frutto di interventi di efficientamento della rete di impianti di compostaggio, distribuiti omogeneamente su tutto il territorio regionale, che hanno consentito di ridurre al minimo gli scarti e incentivare il recupero della frazione organica. Attualmente la Sardegna vanta quindi un sistema di gestione integrato e autosufficiente che la mette sul podio delle migliori regioni italiane.

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