Pioggia di stelle Michelin a Torino. Tra gli Chef premiati c’è Alessandro Mecca, originario di Triei

Nella pagina social del Comune di Triei commenta, sotto i complimenti dell’Amministrazione e dei compaesani per questo grande traguardo: «Io sono senza parole. Anche perché gran parte del lavoro che ci ha portato qui e nato da lunghe chiacchierate nelle Campagne e nei luoghi più sperduti del territorio di Triei. È un legane fortissimo quello che mi lega a quel mondo li. Grazie infinite ne sono orgoglioso!»
Tra le stelle Michelin distribuite a Torino, ce n’è una strettamente connessa al nostro territorio.
45 i ristoranti premiati dalla guida francese in Piemonte, tra questi svetta Spazio 7.
Lo chef di questo ristorante – all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, regno d’arte contemporanea –, Alessandro Mecca, classe ’84 ma grande esperienza sul campo, è originario di Triei.
Lo chef ha iniziato la sua carriera nel ristorante di famiglia, il “Crocetta” torinese, dove ha scoperto la passione per la cucina e le basi del mestiere. Approda allo Spazio 7 nel 2015 dopo aver fatto esperienza sul campo nei migliori locali del Piemonte.
«Credo che questo sia stato fondamentale per il mio percorso di crescita, e della mia brigata, e che si sia percepito nel corso di questi tre anni» ha dichiarato Mecca a TorinoToday. «Anni in cui cucina e sala hanno davvero lavorato in simbiosi, grazie soprattutto alla fiducia che Emilio ha riposto in noi dal primo giorno. Ricevere il riconoscimento della guida Michelin è un onore che da oggi ci mette tutti davanti a nuovi obiettivi: la stella non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza».
Nella pagina social del Comune di Triei commenta, sotto i complimenti dell’Amministrazione e dei compaesani per questo grande traguardo: «Io sono senza parole. Anche perché gran parte del lavoro che ci ha portato qui è nato da lunghe chiacchierate nelle Campagne e nei luoghi più sperduti del territorio di Triei. È un legame fortissimo quello che mi lega a quel mondo lì. Grazie infinite, ne sono orgoglioso!»

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