Baunei, l’amministrazione chiede un intervento urgente ad A.R.E.A per il quartiere “S’Orgioledda”
Richiesta di intervento urgente sulla via Logudoro, quartiere "S'Orgioledda", a Baunei. L'appello dell'amministrazione comunale di Baunei Salvatore Corrias ad A.R.E.A., l'Azienda Regionale per l'Edilizia Abitativa.
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Richiesta di intervento urgente sulla via Logudoro, quartiere “S’Orgioledda”, a Baunei. L’appello dell’amministrazione comunale di Baunei Salvatore Corrias ad A.R.E.A., l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa.
«Gentili Signori della Direzione Generale di A.R.E.A., Gentili Signori dell’Unità Territoriale di Nuoro,
Vi scrivo per sottoporre alla vostra attenzione l’urgenza di un rapido e risolutivo intervento sulla via Logudoro, nell’area abitativa di vostra competenza, in località “S’Orgioledda”, a monte dell’abitato di Baunei.
Più volte, in questi anni, abbiamo provveduto a richiamare la vostra attenzione sulla condizione nella quale versa la via Logudoro, sollecitando presso i vostri uffici una continua interlocuzione che, sinora, nonostante la nostra doverosa insistenza e le vostre continue rassicurazioni, non ha avuto alcun esito.
Vi scrivo perché vedo vanificata la nostra attesa, mia e dei miei concittadini che lì risiedono, la nostra attesa fiduciosa su un vostro impegno assunto da tempo, un impegno, ad oggi, ancora privo di un risultato concreto.
Non è ammissibile che, stante la disponibilità economica (200.000,00 euro), vista la lunga gestazione del progetto di riqualificazione, sul quale ci siamo confrontati e per il quale – comprendiamo – si impone un iter autorizzativo che richiede i suoi tempi, non è ammissibile che, dopo sette anni, si stia fermi alle sole dichiarazioni di intenti e la via Logudoro continui ad essere una strada sterrata, dilavata e pericolosa, priva dei requisiti necessari a farne una via residenziale, a servizio di chi vive nel quartiere e di chi, con ogni diritto, rivendica la necessità di poterla praticare in sicurezza.
Vi chiedo, dunque, di dare un pronto e concreto riscontro a questa mia formale sollecitazione».
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Tragedia ad Arsiero: operaio di Silanus muore cadendo con l’auto in un dirupo

Una drammatica fatalità ha scosso profondamente la comunità di Silanus e la provincia di Vicenza quando il corpo senza vita di Pier Luigi Chessa, un operaio di 45 anni, è stato rinvenuto all'interno della sua vettura in fondo a una scarpata.
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Tragedia ad Arsiero: operaio di Silanus muore cadendo con l’auto in un dirupo.
Una drammatica fatalità ha scosso profondamente la comunità di Silanus e la provincia di Vicenza quando il corpo senza vita di Pier Luigi Chessa, un operaio di 45 anni, è stato rinvenuto all’interno della sua vettura in fondo a una scarpata.
L’uomo stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro in una fabbrica in Veneto ma purtroppo è uscito fuori strada ieri sera finendo in un dirupo dove è rimasto per ore senza che nessuno si accorgesse dell’accaduto. Soltanto stamattina il veicolo è stato individuato da una pattuglia di carabinieri di passaggio che ha subito lanciato l’allarme permettendo il successivo intervento dei soccorritori. Pier Luigi Chessa stava rientrando dal lavoro quando ha perso il controllo del veicolo che è stato trovato solo la mattina successiva ormai privo di vita in una zona impervia del territorio di Arsiero. Ancora una tragedia seppure indirettamente ha colpito Silanus poiché la vittima era originaria del centro sardo da dove era partito vent’anni fa per stabilirsi nel nord Italia. Le autorità ipotizzano che la causa della tragedia possa essere ricondotta a un improvviso malore o forse un colpo di sonno che non ha lasciato scampo all’uomo mentre percorreva il tragitto verso casa.
Il corpo senza vita di Pier Luigi Chessa è stato recuperato stamattina dai vigili del fuoco che hanno lavorato duramente per estrarre la salma dalle lamiere e portarla sul piano stradale. Pier Luigi Chessa era tornato l’ultima volta nel suo paese d’origine in Sardegna per dare l’ultimo saluto ai suoi cari in occasione del funerale del babbo Mario Chessa e prima ancora per quello della mamma Lella Oggianu. L’operaio che lavorava in una fabbrica in Veneto lascia un fratello di nome Gianfranco Chessa il quale lavora nell’ospedale di Nuoro portando avanti il legame con la terra d’origine di una famiglia molto conosciuta e stimata nel paese. Nell’incidente verificatosi ad Arsiero in provincia di Vicenza è rimasto vittima un uomo descritto da tutti come un grande lavoratore la cui esistenza è stata spezzata improvvisamente in una serata che doveva segnare il semplice ritorno alla quiete domestica dopo la fatica quotidiana.
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