“I Luoghi del Cuore” del FAI. Anche Ulassai nei luoghi da “salvare”

Sono tanti “I Luoghi del Cuore” della Sardegna da votare per conservarli e proteggerli. L’invito del sindaco Massimo Zedda a esprimere la propria preferenza entro il 30 novembre al sito internet del FAI. Anche Ulassai, in Ogliastra, nella lista dei votabili!
Sono tanti “I Luoghi del Cuore” della Sardegna da votare per conservarli e proteggerli. L’invito del sindaco Massimo Zedda a esprimere la propria preferenza entro il 30 novembre al sito internet del FAI. Anche Ulassai, in Ogliastra, nella lista dei votabili!
C’è tempo sino al 30 novembre per votare “I luoghi del Cuore” del FAI, che si prefigge di conservare proteggere i “posti unici che rappresentano una parte importante della nostra vita”. Per promuovere l’iniziativa, il sindaco Massimo Zedda invita tutti le cittadine e i cittadini a collegarsi al sito www.iluoghidelcuore.it e a esprimere la propria preferenza per i tanti luoghi della Sardegna inseriti nel censimento del Fondo Ambiente Italiano.

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Donne di Sardegna. Maria Piera Mossa, la regista sarda che narrò l’Isola attraverso le immagini

Narrò la storia, le tradizioni, le bellezze e le difficoltà dell’isola attraverso le immagini. Maria Piera Mossa fu la prima regista e programmista sarda.
Narrò la storia, le tradizioni, le bellezze e le difficoltà dell’isola attraverso le immagini. Maria Piera Mossa fu la prima regista e programmista sarda.
Nacque nel 1950 a Cagliari e fin da bambina mostrò una particolare vivacità intellettuale, quasi fuori dal comune. Frequentò il Liceo Dettori e in seguito proseguì i suoi studi iscrivendosi nella facoltà di Filosofia. Si laureò con una tesi su “Il concetto di vita di Hegel” ed ebbe come relatore il celebre illuminista Giovanni Solinas. Malgrado la sua passione per gli studi filosofici M.Piera Mossa non diede mai un giudizio morale agli eventi del popolo sardo, ma ripropose sempre le immagini con una purezza prospettica. Iniziò la sua attività collaborando alla Cineteca Sarda, in seguito si specializzò a Roma e nel 1976 si affermò come programmista e regista negli studi RAI della Sardegna.
In quegli anni rimise mano al vecchio archivio facendo assumere ai filmati storici un nuovo volto. Realizzò video di notevole importanza quale il progetto televisivo a puntate “La Sardegna nella storia” in collaborazione con lo storico Francesco Cesare Casula. In quell’occasione, per la prima volta vennero utilizzate le riprese dall’alto per mostrare i paesaggi antropizzati e le forme degli insediamenti in Sardegna. La regista mostrò grande sensibilità e ingegno anche nel valorizzare lo storico filmato della processione di Sant’Efisio nel 1943 che ritraeva la città di Cagliari ferita dalla guerra durante la processione del santo.
Curò inoltre l’intervista all’artista di Ulassai Maria Lai e si mostrò sensibile alle problematiche del lavoro femminile. Fu sempre attenta alle tematiche di denuncia e realizzò un documentario sulla protesta della comunità di Bitti in Barbagia. Morirà a Cagliari prematuramente all’età di 52 anni, stroncata da un male incurabile, ma di lei resterà per sempre il prezioso contributo al patrimonio culturale sardo.

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