Nicola Caboni resta in carcere, è accusato di aver soppresso il corpo del giovane di Macomer ucciso e seppellito in un terreno nei pressi di Ghilarza. Come riporta Ansa, la Gip del tribunale oristanese, Annie Cecile Pinello, ha convalidato il fermo.

Per lui, la custodia cautelare nel carcere di Massama.

Il ragazzo ieri ha parlato a lungo – assistito dai suoi avvocati – con il giudice e con il pm Andrea Chelo. Sebbene, sempre come scrive Ansa, non sia trapelata la sua dichiarazione, pare che abbia cercato di chiarire il suo ruolo – soppressione di cadavere – rispetto a quello degli altri, tutti partecipanti attivi nel delitto.

Intanto, come riporta L’Unione Sarda, stasera a Macomer ci sarà una fiaccolata per ricordare Manuel Careddu. Si attende ancora il Dna per la restituzione della salma ai genitori.

Chiesti 30 anni di carcere per Dimitri Fricano: uccise barbaramente la fidanzata in una villetta di San Teodoro.

Questa la richiesta del pm Riccardo Belfiori al termine della sua requisitoria davanti al gup del Tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, che oggi deciderà le sorti del 30enne di Biella, reo confesso dell’omicidio della fidanzata 28enne Erika Pretti, uccisa il 12 giugno 2017 in una casa di San Teodoro, dove la coppia era in vacanza. Secondo il magistrato, Fricano era perfettamente in grado di intendere e di volere quando ha commesso il delitto.

Come riporta l’Ansa lo hanno dimostrato le perizie, ha ricordato il pm, commissionate dal giudice e dalla pubblica accusa. Relazioni depositate agli atti e contestate dalla difesa (avvocati Roberto Onida e Alessandra Guarini) e dai consulenti di parte, secondi i quali l’imputato al momento del fatto presentava “una sintomatologia tale da compromettere in modo parziale la capacità di volere”. Fricano, su cui pende l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà con la simulazione della rapina, oggi non è presente in aula.

La parola passa ora ai difensori di Fricano, la sentenza è attesa nel pomeriggio.