Uccise la fidanzata 28enne a coltellate. La relazione degli esperti attesta che non è infermo di mente

La relazione dei periti incaricati dal Gup del Tribunale di Nuoro attesta che il trentenne Dimitri Fricano è perfettamente sano di mente, lo era anche in quel terribile giorno del giugno 2017 quando, in una villetta a San Teodoro, uccise la fidanzata 28enne Erika Preti con un coltello da cucina.
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La relazione dei periti incaricati dal Gup del Tribunale di Nuoro attesta che il trentenne Dimitri Fricano è perfettamente sano di mente, lo era anche in quel terribile giorno del giugno 2017 quando, in una villetta a San Teodoro, uccise la fidanzata 28enne Erika Preti con un coltello da cucina. La relazione dei due esperti – Giuseppina Miranda, psicologa, e Nevio Troisi, psichiatra – è chiarissima. Come scrive Ansa, riporta scritto: “La sintomatologia psichica di Fricano può essere ritenuta tale da compromettere, sia pure in modo parziale e in particolare al momento dell’omicidio, non tanto la capacità di intendere quanto la capacità di volere”.
Un litigio, questa la causa scatenante della follia omicida.
L’accusa – omicidio volontario – ha l’aggravante della crudeltà oltre che di simulazione di reato: l’uomo aveva inscenato una rapina per giustificare la morte della Preti. Dopo un mese, tuttavia, era crollato e aveva raccontato tutto. Il 30enne non era presente in Aula. C’erano invece genitori dell’uccisa e i suoi legali. La prossima udienza sarà il 26 ottobre.

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