Nel sessantaduenne Giuseppe Nieddu – ma per tutti Peppe –, uno degli artisti che stanno dipingendo i muri del paese con i ritratti dei centenari villagrandesi, la passione per l’arte nasce presto. «Avevo 8-9 anni quando, ispirato dai fumetti Tex, ho iniziato a disegnare qualcosa. Li leggevo talmente tanto che li conoscevo a memoria. Oggi mi manca il tempo, ma sono ancora appassionato».
A trent’anni inizia a produrre anche per gli altri. «Ho iniziato allora con i taglieri. Dopo aver procurato la legna, si doveva fare un lungo lavoro manuale. La tavola andava scavata, modellata, allisciata, levigata. Solo a tagliere terminato, si poteva effettuare il disegno con il pirografo, marchiando a fuoco il legno. Dapprima li regalavo, poi – quando hanno iniziato a piacere – li ho anche venduti. Era un grande divertimento, per me, e mi dava anche un piccolo guadagno. Ero abbastanza soddisfatto. Come soggetti, gli animali e le piante del Gennargentu. Io sono innamorato della mia terra!»
Lavora il legno e dipinge quadri. Per i quadri, non ha un soggetto prediletto. Il disegno è parte di lui in qualunque forma.
Nei ritagli di tempo, crea un giornaletto stile Tex. Protagonisti, i suoi due figli, Andrea e Riccardo. «Mi ero accorto che anche in loro c’era la passione per i fumetti, allora ho provato a coinvolgerli in questo modo. Erano entusiasti!» “Le avventure di Andrea e Riky Jo’”, così si chiamava.
«A un certo punto, ho iniziato con le vignette satiriche. Io leggevo un articolo di giornale la mattina, poi mi veniva l’ispirazione e lo trasformavo in vignetta riportando la mia idea su carta. Fece particolare scalpore una vignetta che riguardava la presenza di animali – ben viva ancor oggi – sulla 389, che io percorrevo per lavoro. Avevo “risolto” in chiave ironica e con la penna il problema mettendo le ali alle auto, mentre gli animali, indisturbati, stravano per strada».
Negli anni, la passione per l’arte non si ferma. Peppe produce costantemente. Recentemente, nasce la voglia di abbellire, condivisa con altre persone, il paese.
«Faccio parte del gruppo di liberi cittadini “Po sa idda”. Abbiamo progettato molte iniziative per Villagrande. Una di queste, già in corso d’opera, è la produzione dei murales con i ritratti dei nostri 43 centenari. Dieci sono già stati completati. La mia idea futura è creare un grandissimo murales con i centenari da giovani, tutti intenti nel loro lavoro di allora. Insomma, lo trovo un modo carino per farli vivere per sempre nella memoria dei compaesani».
Ultima e recentissima, la passione di dipingere le pietre. «Ho un terreno a Castiadas. È pieno di pietre, davvero, più lo lavori e più ne escono. La cosa particolare è che sono tutte uguali, tutte tonde e più o meno della stessa grandezza. Ho iniziato a dipingerle e ne ho prodotte tantissime».
Ha una collezione di pietre colorate, Peppe. Animali, persone in abito tradizionale sardo, oggetti.
L’arte per lui è molto più che un hobby. «Ultimamente, soprattutto per colpa degli eventi della vita, mi trovo a dover disegnare per forza. Non posso smettere perché è l’unico modo per allontanare i pensieri tristi. Disegnerei 24 ore su 24, se potessi. Il disegno mi aiuta a vivere. Cerco di trasformare i problemi in arte, per quanto possibile».
La passione per la terra è ben visibile nelle sue opere che recano sempre un po’ di Sardegna.
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