Leonardo Salis è il nuovo presidente provinciale di Coldiretti Nuoro-Ogliastra. È stato eletto questa mattina all’unanimità insieme al nuovo consiglio provinciale, dall’assemblea provinciale a Nuoro, nella sala della chiesa Beata Maria Gabriella.

Salis, che succede a Simone Cualbu, è un pastore di Dorgali di 51 anni, e ricopre anche la carica di presidente della Cooperativa pastori Dorgali.

L’elezione dei dirigenti provinciali arriva al termine dei rinnovi delle cariche sociali nelle sezioni della Federazione: un tour de force che ha portato alla elezione, da marzo a giungo, di 69 presidenti di sezione e dei presidenti e consigli provinciali dei movimenti Giovani, Donne e Pensionati, rispettivamente Debora Castangia, Emanuela Melis e Graziella Mura.

All’assemblea di questa mattina, rappresentata dai presidenti di sezione, molti dei quali nuovi e giovani cosi come il nuovo Consiglio, hanno preso parte oltre al direttore provinciale Alessandro Serra anche il presidente ed il direttore regionale Battista Cualbu e Luca Saba.

Dopo i ringraziamenti di rito il neo presidente nel suo primo discorso davanti ai soci ha sottolineato che “si tratta della mia prima esperienza da dirigente Coldiretti. Porto l’esperienza dal campo dovuta alla mia attività da pastore e presidente della cooperativa dalla quale intendo portare il metodo: unità ed il dialogo. Garantisco la massima disponibilità e la presenza nel territorio”.

Il Sindaco del Comune di Bari Sardo, Ivan Mameli, ha diramato un’ordinanza (n.16 del 30.07.2018) con l’avviso di divieto di sosta permanente con attività di campeggio nelle aree del territorio comunale non adibite a tale scopo.

È capitato, lamenta Mameli, che le persone campeggiassero con camper o roulotte in zone non idonee a questo scopo – come la Pineta – creando non pochi problemi.

Le aree non autorizzate, ovviamente, non sono attrezzate per lo stazionamento prolungato con uso di campeggio dei veicoli sopracitati, ed è chiaro che tali stanziamenti possano creare problemi a livello igienico sanitario.

È compito dell’Amministrazione Comunale – si legge nell’ordinanza – evitare gravi conseguenze per la popolazione e grave turbamento alla regolare vita collettiva.

Da qui, la doppia decisione: divieto di ogni forma di campeggio o accampamento in zone non autorizzate e il divieto di scarico o smaltimento di qualsiasi sostanza liquida o deposito esterno di materiali o rifiuti.

Pena, una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 25 euro fino a 500.

A vigilare, il Servizio di Polizia Locale e gli Agenti della Forza Pubblica.