Lo sapevate? Goffredo Mameli, il papà dell’inno d’Italia, aveva origini ogliastrine

Gairo, Tortolì, Lanusei nella vita di colui che regalò alla nazione il testo di "Fratelli d'Italia"
Goffredo Mameli, nacque a Genova nel 1827 e morì a soli 21 anni a Roma a causa di una ferita infetta riportata in battaglia. Patriota, poeta e scrittore, compose il testo dell’Inno d’Italia. Ma non tutti sanno che le sue origini furono ogliastrine.
Il suo trisnonno, Giommaria Mameli, nacque a Gairo nel 1675 e divenne notaio a Tortolì. L’imperatore Carlo VI d’Asburgo lo elevò al rango di nobile e lo nominò console alla Corte sabauda di Torino. Giommaria sposò una nobildonna spagnola ed ebbe 7 figli.
Il padre di Goffredo, Giorgio Giovanni Mameli nacque a Lanusei nel 1798 e morì a Genova nel 1871. Fu controammiraglio della Regia Marina Sarda e Cavaliere dall’ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Un’ altra curiosità? Il cervello del giovane poeta di origini ogliastrine è conservato nel museo di anatomia umana di Torino.

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Lo sapevate? In Sardegna è presente la pinna nobilis (o nacchera) da cui si estrae il prezioso bisso

Lo sapevate? In Sardegna è presente la pinna nobilis (o nacchera) da cui si estrae il prezioso bisso.
La pinna nobilis, nota come nacchera, è il più grande bivalve presente nel Mar Mediterraneo. Può raggiungere un metro di lunghezza. La sua raccolta è vietata. Pur essendo commestibile difficilmente vien mangiata in quanto accumula, assorbendoli dal mare, grandi quantità di elementi impuri patogeni.
Per questo motivo è stato utilizzato come indicatore dell’inquinamento marino. Dalla nacchera viene prodotto il bisso (il filamento che la tiene ancorata nel fondale marino), un tessuto molto pregiato con il quali si confezionavano, probabilmente già all’epoca di Salomone, i tessuti e le vesti dei personaggi più influenti delle società babilonese, assira, fenicia, ebraica, greca e romana.

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