L’associazione Santa Lucia di Tortolì in collaborazione con l’amministrazione comunale, organizza la Festa in onore della Santa Lucia Vergine e Martire per il 23 e il 24 giugno. 

 Il programma completo dei festeggiamenti: 

21 e 22 giugno triduo di preparazione nella chiesa di Sant’Andrea, il 23 nella chiesa di Sant’Antonio

Sabato 23 giugno

Ore 19 Santa Messa nella Chiesa di Sant’Antonio

Ore 21 Serata musicale nell’Anfiteatro di Santa Lucia con Tonino e Rita

Domenica 24 giugno

Ore 7:30 e 10.00 Santa Messa nella chiesa di Sant’Andrea

Ore 18 Santa Messa nella chiesa di Sant’Antonio animata dal coro di Sant’Andrea

Dopo la messa seguirà la processione per le vie della città accompagnati dalla Banda Musicale di Muravera e dai gruppi Folk: Sant’Andrea di Tortolì, Sant’Anna di Tortolì, Gruppo Minifolk di Girasole e Confraternita Santa Croce di Lotzorai.

Partenza chiesa di Sant’Antonio , via Vittorio Emanuele, corso Umberto, via M. Virgilio, via Gramsci, Via Baccasara, via G. Deledda e rientro nella chiesa di Sant’Antonio.

Ore 21.30. Nell’Anfiteatro di Santa Lucia chiuderà i festeggiamenti il maestro Ignazio Lepori con la sua fisarmonica.

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.