Per le giornate di Pasqua e Pasquetta Confcommercio stima un incremento delle presenze dell’1,1 % rispetto al 2017. I sardi passeranno le festività pasquali fuori casa: nei ristoranti, trattorie, pizzerie e osterie, ma il 57% dei clienti sarà rappresentato da turisti, principalmente stranieri. Quest’anno le attività aperte saranno l’89,2% del totale, in leggero aumento rispetto all’anno scorso (88,2%).
Secondo i dati dell’ufficio studi di Confcommercio Sardegna gli esercenti sceglieranno menù tradizionali, bio e proposte a filiera corta. A Pasqua si opterà per un “all inclusive” (70,6% del totale), con una media di 6 portate ad un prezzo indicativo di 52 euro, in leggero aumento rispetto allo scorso anno. Quest’anno i ristoratori riserveranno particolare attenzione alle famiglie con bambini: nel 36,5% dei ristoranti ci saranno menù dedicati ai più piccoli ad un prezzo medio di 18 euro. Si rafforza comunque il forte legame con la tradizione con ricette tipiche del periodo pasquale (75,9%), senza però dimenticare le proposte a filiera corta e con prodotti biologici. Per un ristorante su quattro invece i menù saranno contraddistinti da reinterpretazioni creative della gastronomia locale.
A Pasquetta saracinesche aperte per l’80% dei ristoranti, in linea con il dato del 2017. Il menù sarà soprattutto “alla carta” (75,3% dei ristoranti), mentre quello “all inclusive” avrà un prezzo medio di 45 euro. Le imprese della ristorazione si servono con crescente frequenza della rete per gestire il proprio business. Infatti per le prenotazioni ad oggi il 77,9% dei ristoranti si appoggia a mail o a sistemi online.
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