È nelle sale italiane Pertini-Il combattente: l’illustratore sardo Manuelle Mureddu racconta il suo contributo grafico al film

Da giovedì è in programmazione nelle sale italiane il film “Pertini-Il combattente”di Giancarlo De Cataldo e Graziano Diana, un documentario sulla vita del presidente più amato dagli italiani che sta riscuotendo un buon successo.
È nelle sale italiane Pertini-Il combattente: l’illustratore sardo Manuelle Mureddu racconta il suo contributo grafico al film.
È da giovedì nelle sale italiane il documentario su Sandro Pertini. Un ritratto fatto di immagini arcinote, come la partita a scopone con Zoff Causio e Bearzot in aereo e di immagini inedite che raccontano alcuni momenti della vita del presidente attraverso i disegni di Manuelle Mureddu. Non solo un biopic, ma anche un richiamo ai valori dell’antifascismo, tema più che mai attuale.
Da giovedì è in programmazione nelle sale italiane il film “Pertini-Il combattente”di Giancarlo De Cataldo e Graziano Diana, un documentario sulla vita del presidente più amato dagli italiani che sta riscuotendo un buon successo.
A raccontare i momenti più importanti della vita del presidente oltre le testimonianze di chi lo ha conosciuto, anche tante immagini di repertorio, alcune viste mille volte, ma da rivedere altre mille, come la partita a scopone sull’areo con Bearzot, Zoff e Causio. Immagini stampate nella memoria anche di quelle persone troppo giovani per averle vissute direttamente.
La narrazione però si focalizza soprattutto su momenti della vita del presidente meno conosciuti, che aiutano a capire lo spessore morale della persona: Gad Lerner commosso mostra la foto di Pertini indistinguibile in mezzo alla folla, senza scorta, uno come tanti, che assiste al funerale di Walter Rossi, ventenne di Lotta Continua ucciso per il suo attivismo antifascista. Non tutti i momenti della vita del presidente però possono essere documentati da immagini di repertorio, come la sua partecipazione alla Grande Guerra.
Pertini pacifista convinto, è memorabile la sua frase “Si svuotino gli arsenali di guerra e si colmino i granai”, prese parte alla Prima Guerra Mondiale per ubbidire alla chiamata alle armi e fece il suo dovere di soldato. Per corredare il racconto di quella fase della vita del presidente con immagini suggestive è stato chiamato l’illustratore nuorese Manuelle Mureddu. «De Cataldo ed io ci siamo conosciuti nel 2016 al Festival di Gavoi», racconta l’artista, «lui presentava uno dei suoi libri e io il mio “La danza dei corvi”, la versione a fumetti del “Giorno del giudizio”».
De Cataldo rimase sicuramente colpito dal talento di Manuelle visto che due anni dopo lo ha chiamato a colmare con la sua arte, la carenza di immagini legate ad alcuni momenti della vita del presidente. Oltre alla Prima Guerra Mondiale il fumettista sardo ha illustrato altri due episodi del passato antifascista di Pertini: la fuga in Corsica e l’evasione rocambolesca dal braccio della morte di Regina Coeli insieme a un altro futuro presidente della Repubblica, Saragat. Il contributo di Manuelle al film include anche i titoli di testa e i cartelli di coda, il fumettista ha inoltre immortalato con il suo stile l’ormai iconica immagine del presidente Sandro Pertini che esulta per i goal della Nazionale ai Mondiali ’82 in Spagna. Ma questo lato pop del presidente è solo un aspetto della figura di un uomo che fatto della coerenza e dell’onestà il proprio stile di vita. Manuelle è del 1980, quindi non ha ricordi diretti di Pertini, ma da grande appassionato di storia conosceva già molti aspetti della sua vita e dalla sua personalità, soprattutto quelli relativi alla sua attività antifascista. «Anche se conoscevo già la figura storica del personaggio», spiega Manuelle, «mi sono documentato approfonditamente.
Ho visto i documenti storici del periodo che dovevo illustrare e ho potuto prendere visione della maggior parte delle scene del film che era quasi pronto». Oltre al ritratto grafico Manuelle delinea in maniera semplice ed efficace, anche un profilo morale del presidente: «Un uomo che non ha rinunciato ai propri valori neanche nell’ora più buia». Un bellissimo film che andrebbe proiettato nelle scuole per non dimenticare alcuni periodi neri del nostro Paese, oltre che per conoscere la figura di Pertini. Verso la conclusione del film viene citato Gramsci non per la comune fede antifascista e nemmeno per la profonda amicizia che lo legava al presidente, ma per il grande esempio di ottimismo che il politico sardo gli seppe trasmettere e che insegnò a Pertini a non sentirsi mai sconfitto, nemmeno quando sembrava che tutto fosse perduto.
Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Talana, tra scenari naturali meravigliosi e cibo buono

Talana, piccolo e affascinante centro dell’Ogliastra, si trova nella zona centro-orientale della Sardegna, immerso in scenari naturali di straordinaria bellezza e circondato da un patrimonio storico e culturale ricco di fascino.
Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Talana, tra scenari naturali meravigliosi e cibo buono.
Un viaggio tra i borghi della Sardegna: Talana, tra paesaggi mozzafiato e tradizioni culinarie autentiche
Talana, piccolo e affascinante centro dell’Ogliastra, si trova nella zona centro-orientale della Sardegna, immerso in scenari naturali di straordinaria bellezza e circondato da un patrimonio storico e culturale ricco di fascino.

Talana
Questo paese, che si affaccia a circa 700 metri di altezza, si distingue per la sua posizione dominante che regala viste spettacolari su un paesaggio che si estende dal maestoso Gennargentu a nord-ovest alle coste di Tortolì e Arbatax, distanti circa 25 chilometri a sud-est. Con poco più di mille abitanti, Talana rappresenta un esempio di terra di longevità, un luogo dove si vive e si mangia bene, grazie a un ambiente salubre, uno stile di vita autentico e una cucina tradizionale ricca di sapori genuini. La natura incontaminata avvolge il paese, offrendo numerosi punti panoramici e itinerari ideali per escursioni tra boschi rigogliosi e pendii rocciosi, attraversati da gole nascoste modellate dall’acqua nel tempo, perfette per praticare il torrentismo tra rapide e cascate di piccola entità. Tra le meraviglie naturali di Talana si possono ammirare le colline di granito rosa che si ergono fino ai quasi 800 metri del monte Mundugia, una formazione di forma trapezoidale, impressionante per la sua verticalità e il fascino che suscita. Il toponimo del paese ha origini preromane, probabilmente riconducibili a Thalna o Thalana, divinità etrusca, o a Tàlara, da cui derivò Tàlana, con riferimento a zone montane. Tale nome evoca le sue caratteristiche di paese di montagna, arroccato su alcuni poggi che interrompono ripidi costoni sottostanti a boschi di Funtana ‘e Filigi e che proseguono fino alla valle di Coa ‘e Serra. Talana ha conservato intatto il suo impianto storico, con viuzze strette e tortuose, collegate da scalette e contornate da case a più piani, alcune con murature in granito grigio che testimoniano la sua antica tradizione edilizia. L’architettura tradizionale si anima nella parrocchiale di Santa Marta, costruita all’inizio del XIX secolo e custode di statue lignee risalenti al Cinquecento. Le celebrazioni religiose sono momenti fondamentali nella vita del paese, come le feste di fine luglio dedicate a Santa Marta Piccola, e quelle di inizio settembre in onore di Santa Marta Manna, che si concludono con la commemorazione di San Michele, a cui è dedicata una chiesetta scomparsa ma ricordata nel centro socio-culturale della comunità. A inizio maggio, la processione con la statua di Sant’Efisio, portata in festa fino alla chiesetta campestre, rappresenta uno dei momenti più sentiti e tradizionali del paese. La cucina di Talana è radicata nelle ricette della tradizione, con piatti come i culurgiones, arrosti di carni e formaggi di produzione locale.

Monte Munduge (Wikipedia)
Le eccellenze agroalimentari della zona, tra oliveti, vigneti e pascoli, portano in tavola olio d’oliva di alta qualità, il celebre Cannonau e prosciutti stagionati, che trovano spazio anche nella mostra-mercato regionale del prosciutto, organizzata tra fine luglio e inizio agosto. Per gli amanti dell’artigianato, la mostra Arti Antiga, allestita nella casa museo di via Cavour, offre un affascinante percorso tra opere tessili, in ferro battuto e ceramiche, testimonianza di tradizioni e usi antichi che si tramandano nel tempo. La ricchezza idrica di Talana si manifesta nelle numerose sorgenti e fontane che popolano il paese, come Gillaoro, s’Orgoese, sa Carrera e Funtana ‘e Idda, attrattive che hanno attirato insediamenti umani fin dal periodo prenuragico, come testimoniano le domus de Janas di Silla Caccari. La zona fu densamente abitata sin dall’età nuragica, con circa 70 insediamenti distribuiti su sporgenze rocciose, tra cui spiccano il villaggio di Praidas, situato oltre mille metri di altezza, e i nuraghi Bau ‘e Tanca e s’Arcu ‘e s’Apiargiu, quest’ultimo misterioso e ben conservato, custode di storie antiche e di un patrimonio archeologico di grande valore. Talana si presenta dunque come un esempio autentico di Sardegna, un paese che unisce natura, storia, tradizione e gastronomia in un contesto di rara bellezza e di profonda spiritualità.

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