Si gioca in Prima categoria la 22esima giornata e il Cannonau farà visita all’Azzurra Monserrato. La squadra di Pisano deve far punti per non rischiare di essere immischiata nella lotta play out, l’Azzurra ne vuole invece uscire.

Derby ad alta tensione tra il Cardedu e l’Ilbono: i padroni di casa navigano in un mare calmo, gli ospiti sono in zona play out e saranno privi di Edo Mameli, fermo ai box. Il Tertenia di Salerno proverà a ostacolare la Gemini, vice capolista all’inseguimento del Villasor di Piras.

Una Baunese in gravi condizioni di classifica andrà a giocarsela contro la Polisportiva Sestu, mentre l’Osini sarà impegnata a Villagrande contro l’unidici di Tore Mereu. In Seconda, gli anticipi di sabato mettono pressione al Loceri impegnato a Lotzorai. Infatti in vetta ora c’è la Castor di Cantelmi, vittoriosa in casa contro il San Vito (2-1) grazie a Mucelli (r) e Farci.

Primo posto conquistato a quota 42 punti. In seconda posizione ecco l’Atletico Lotzorai con la sestina rifilata all’Ussassi (6-2): tripletta di Alessio Lobina, poi Piras, Scattu e Lele Lobina, che festeggia al meglio il suo compleanno. Domenica si giocano Amatori-Selene, Escalaplano-Ulassai, Perdas-Triei.

Sabato 15 novembre alle 16.30, nella Biblioteca Angelino Usai di Lanusei, Beniamino Zuncheddu presenterà il libro Io sono innocente (De Agostini Libri), scritto insieme al suo avvocato Mauro Trogu.

Con lui dialogheranno il giornalista Francesco Manca e l’avvocata Battistina Pisanu. Il volume ripercorre la storia del pastore di Burcei, vittima di uno dei più gravi errori giudiziari italiani.

Arrestato nel 1991 e condannato all’ergastolo per una strage che non aveva commesso, Zuncheddu ha trascorso quasi trentatré anni in carcere proclamandosi sempre innocente. Solo molti anni dopo, grazie alla determinazione di un giovane avvocato, è emersa la verità: le prove contro di lui erano fragili e i riconoscimenti incerti.

Io sono innocente è il racconto di una vita spezzata e di una giustizia che ha saputo infine correggere il proprio errore, ma troppo tardi, dopo decenni di silenzio e dolore.

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