Giornata di sosta per la serie D. Se ne riparlerà il 18 marzo con la 27esima che vedrà il Lanusei di Graziani in trasferta al Frogheri contro la Nuorese.

I lanuseini sono reduci da una sconfitta casalinga contro il Budoni, non priva di polemiche per la direzione di gara. Sconfitta in casa che non avveniva da fine novembre. A Nuoro servirà una grande prestazione per continuare a risalire la classifica e scongiurare l’aggancio proprio da parte dei barbaricini. Mancherà La Gorga, espulso contro il Budoni.

Pausa salutare soprattutto per il Tortolì che cercherà in queste sue settimane di recuperare Lepore, Cocco, Palmieri e Meloni, fermi ai box per vari acciacchi. La squadra di Perra è reduce dal pari in casa della vice capolista Albalonga, quasi sempre vittoriosa in casa.

Un punticino che fa morale insomma, ma già dalla prossima in casa contro il Flaminia, sarà una gara da non sbagliare anche perché i laziali potrebbero già scappare a +8 nel recupero contro il Latte Dolce, e questa distanza vorrebbe dire retrocessione diretta senza play out. Si gioca in Promozione con la giornata numero ventidue. Turno che prevede il derby ogliastrino tra il Bari Sardo e l’Idolo.

Sfida tra i due amici in panchina, ossia Cannas contro Piras. All’andata fu vittoria netta per gli arzanesi, un secco 3-0 firmato Melis e Giolitti (doppietta). Partita con una posta in palio alta: se la squadra Cannas vince, non solo conquisterà tre punti pesanti dato il penultimo posto in classifica, ma soprattutto andrebbe a -2 proprio dagli arzanesi, attirandoli nella zona pericolante.

Al contrario, l’Idolo, dopo un cammino abbastanza tranquillo fino a poche giornate fa, negli ultimi tempi è incappata in varie domeniche negative, scivolando verso la zona play out. Al Circillai ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. 

Un angolo di Sardegna nel cuore pulsante di Rio de Janeiro. È Casa do Sardo, il ristorante fondato da Silvio Podda, che ha conquistato il titolo di miglior ristorante italiano della città nella puntata di Little Big Italy (che andrà in onda lunedì 19 maggio). La trasmissione condotta da Francesco Panella mette in gara ristoranti italiani gestiti da connazionali all’estero, celebrando l’autenticità della cucina tricolore oltreconfine. E questa volta, il cuore e i sapori della Sardegna hanno vinto.

Silvio Podda è originario del Campidano, con radici ogliastrine, ed è arrivato in Brasile il 4 luglio 2010. Di professione geometra, ha sempre coltivato una profonda passione per la cucina, ereditata da una famiglia contadina dove tutti sapevano mettere le mani in pasta. Prima di trasferirsi, Silvio aveva già aperto l’Osteria dei Sardi a Villasimius, un’esperienza che gli ha permesso di perfezionare una cucina capace di raccontare il mare e l’entroterra della sua isola.

Giunto in Brasile per amore, ha lavorato in vari ristoranti per comprendere gusti e aspettative dei brasiliani rispetto alla cucina mediterranea. Da questo confronto è nata Casa do Sardo, situata nel quartiere storico di São Cristóvão, all’interno di un edificio dichiarato patrimonio storico: un luogo dove ogni piatto racconta storie di famiglia, cultura, identità.

«Con i piatti che serviamo – racconta Podda – portiamo a tavola la passione, i ricordi e i valori della nostra terra. Il nostro obiettivo è far sentire ogni cliente parte della nostra famiglia, accoglierlo in un ambiente caloroso e autentico, dove il cibo è un’esperienza di identità e memoria». Casa do Sardo è un omaggio alla Sardegna e al suo popolo, un tributo alla tradizione che si mescola con la vita di tutti i giorni in una delle città più vive del mondo. Qui i sapori sono forti, a volte delicati, spesso esotici, ma sempre profondamente radicati in una storia millenaria.

Vincere a Little Big Italy non è solo una questione di prestigio. Il ristorante che ottiene il punteggio più alto viene ufficialmente riconosciuto come “miglior ristorante italiano della città”, mentre chi lo ha selezionato in gara vince un buono pasto della durata di un anno, valido proprio in quel locale.

Il successo di Casa do Sardo non è solo un premio televisivo, ma una celebrazione di quanto una cucina autentica, onesta e profondamente legata alla propria terra possa conquistare anche a migliaia di chilometri di distanza. Un brindisi a Silvio Podda, alla sua squadra e alla Sardegna che, grazie a lui, profuma di casa anche a Rio de Janeiro.