Ogliastra, in diciassette al banco degli imputati per truffe assicurative

Auto di grosso calibro, come Porsche, BMW e Jaguar, per far (probabilmente) lievitare l’importo dei risarcimenti. In diciassette sono oggi sotto accusa, tre di loro potrebbero essere gli ideatori dei falsi incidenti. Sono diciassette i nomi attualmente al banco degli
Auto di grosso calibro, come Porsche, BMW e Jaguar, per far (probabilmente) lievitare l’importo dei risarcimenti. In diciassette sono oggi sotto accusa, tre di loro potrebbero essere gli ideatori dei falsi incidenti.
Sono diciassette i nomi attualmente al banco degli imputati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alle truffe assicurative. I reati contestati risalgono ormai a diversi anni fa, quando una serie di sinistri stradali coinvolse gli imputati. Il ripetersi di incidenti venne interrotto dall’intervento della magistratura e della Guardia di Finanza, evitando che le compagnie assicurative pagassero altri soldi per incidenti in realtà finti.
A saltare subito agli occhi è il costante coinvolgimento, nei vari reati di una coppia di coniugi e di un carrozziere, che parrebbero essere menti e braccia operative dei sinistri. I fatti, risalenti a un periodo compreso tra il 2010 e il 2014, sono avvenuti quasi tutti a Tortolì e solo alcuni a Cagliari e Lanusei.
Ebbero la peculiarità di coinvolgere spesso auto di grosso calibro come BMW, Jaguar e Porsche, tanto che l’operazione della Guardia di Finanza di Arbatax, coordinata dalla Procura di Lanusei, venne chiamata proprio “operazione Cayenne“.
Più difficile invece stabilire se il coinvolgimento degli altri imputati, alcuni dei quali coinvolti in un unico incidente, fosse organizzato o del tutto casuale.
Dinnanzi al collegio penale presieduto dal giudice Piana, con i giudici Serra e Rivellini a latere, è comparso oggi il luogotenente delle Fiamme Gialle Fois, per un controesame, e il vicebrigadiere Lillo, di stanza ad Arbatax. Quest’ultimo, su ordine della Procura, ebbe il compito di analizzare alcuni pc in uso agli imputati nei quali erano conservate le foto delle auto coinvolte negli incidenti e attraverso le quali si sta cercando di verificare l’autenticità o meno dei sinistri.
L’udienza riprenderà il 18 aprile

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