Commissione regionale Pari Opportunità. Gli stereotipi di genere causa di discriminazioni e violenza sulle donne

Gli stereotipi di genere sono una delle cause principali delle discriminazioni e della violenza sulle donne. Ne sono convinte le componenti della Commissione regionale per le Pari Opportunità che, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha voluto dedicare
Gli stereotipi di genere sono una delle cause principali delle discriminazioni e della violenza sulle donne. Ne sono convinte le componenti della Commissione regionale per le Pari Opportunità che, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha voluto dedicare a questo tema un seguitissimo convegno, svoltosi oggi a Cagliari, nei locali della Fondazione di Sardegna.
I lavori, coordinati dalla giornalista Flavia Corda, sono stati aperti, dopo l’esecuzione di un brano musicale affidato Federica Josè Are, dalle relazioni di Cristina Cabras, dell’Università di Cagliari, della maestra Maria Carmen Sulis, che ha partecipato con la classe quinta A della Scuola Santa Caterina con la presentazione del Progetto POLITE (pari opportunità nei libri di testo), di Maria Francesca Chiappe, caporedattrice dell’ Unione Sarda, e di Erica Unali e Silvia De Simone entrambe dell’ateneo cagliaritano.
L’incontro ha registrato la partecipazione e le testimonianze dei rappresentanti delle istituzioni civili e delle Forze Armate, della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, così come anche di tantissimi cittadini e cittadine interessati all’argomento.
Una mattinata intensa, quindi, che ha permesso di sviluppare l’argomento, passando dal concetto di stereotipo al suo uso nei mass media, fino alle proposte di correzione del linguaggio e del comportamento a partire dal quotidiano. Sono state particolarmente apprezzate le numerose testimonianze delle donne che oggi occupano ruoli chiave in ambiti un tempo tradizionalmente maschili, che hanno raccontato le loro esperienze, condite a volte di aneddoti divertenti, legati agli stereotipi del loro quotidiano.
“Siamo soddisfatte della grande partecipazione al convegno di oggi. Gli interventi delle relatrici – ha sottolineato Barbara Congiu, vice presidente della Commissione regionale – nonché le diverse testimonianze che si sono succedute nel corso della mattinata, hanno dimostrato non solo il grande interesse per il tema trattato, ma soprattutto di come la prevenzione primaria sia necessaria per contrastare gli stereotipi e le discriminazioni causa di violenza di genere”.
“È essenziale che si sviluppino all’interno delle scuole azioni positive come quella presentata dalla scolaresca quinta A – le ha fatto eco la commissaria Ombretta Ladu -, perché segnano il passo di un cambiamento culturale e sociale che costituisce prevenzione primaria della violenza di genere. La Commissione regionale pari opportunità – ha aggiunto – proprio con questa consapevolezza, ha profuso all’interno del proprio programma operativo alcuni progetti rivolti a tale finalità”.
“Gli stereotipi – secondo Sabrina Carella, anche lei della CRPO – sono subdoli e difficili da eradicare perché creano facili schemi mentali. È dunque necessario programmare interventi volti a modificare le dinamiche che sono alla base di tutti i rapporti sociali”.
Elena Secci ha poi voluto invece ricordare “una grande donna della politica italiana, Tina Anselmi, che affermava che ‘le donne devono fare la storia e non subirla’. Questo è il principio che ha mosso le mie azioni in seno al mio percorso umano e politico. Da qui è partita la campagna di coinvolgimento dell’intero territorio della Sardegna per affrontare la problematica dell’assenza femminile nelle istituzioni. L’approvazione in consiglio regionale della doppia preferenza di genere – sottolinea Elena Secci – rappresenta per noi una grande vittoria e una lezione di unità finalizzata ad un obbiettivo comune”.
Al termine dei lavori, la Commissione ha inteso ringraziare, oltre coloro che si sono avvicendati come relatrici e relatori, anche:
Le testimonial: Donatella Panu pluricampionessa mondiale di Kick Boxing; Valentina Cabras medaglia argento K1 mondiali Bucarest; Martina Lotto, Carla cherchi e Alessandra Manca rugbyste; Silvia Sergi addetta tralicci Enel; Patrizia Saias perito minerario; Fabiana Callai presidente regionale FERPI e coordinatrice nazionale comunicazione territori; Lucia Duilio comandante Compagnia carabinieri Carbonia; Cristiana Mameli vicequestore aggiunto referente ministeriale progetto camper “Questo non è amore”; Alessandra Formiconi capitano medico Guardia di Finanza;
Le scuole: Classe IV C dell’istituto “Primo Levi” di Quartu Sant’Elena; La III Scuola secondaria 1° di Suelli;
Le Istituzioni: L’assessore regionale degli Enti Locali, Cristiano Erriu, la consigliera regionale Anna Maria Busia e il senatore Emilio Floris.

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