Procedono i lavori di recupero. I murales di Arbatax rivivono grazie ai ragazzi di Vele Corsare

Procedono i lavori di recupero degli storici murales nel muraglione di levante ad Arbatax, segno del passaggio dei marinai in quelli che sono stati gli anni d’oro del porto ogliastrino. I ragazzi dell’ associazione Vele Corsare di recente hanno riportato alla
Procedono i lavori di recupero degli storici murales nel muraglione di levante ad Arbatax, segno del passaggio dei marinai in quelli che sono stati gli anni d’oro del porto ogliastrino.
I ragazzi dell’ associazione Vele Corsare di recente hanno riportato alla luce quattro nuovi murales. Uno di questi raffigura la motovedetta AMMA 902 dell’ Aeronautica Militare e fu realizzato nel 1987 dallo stesso equipaggio. Uno di quegli improvvisati artisti, Gianni Carracoi di Bari Sardo, è tornato con i figli per apporre la sua firma in ricordo di quegli anni.
Dopo circa un anno e mezzo sono 40 i murales ripristinati e uno è in fase di ultimazione: il capitano nella bottiglia.
Un lavoro certosino che è stato pensato per durare nel tempo. Per questo motivo i ragazzi dell’associazione arbataxina stanno usando accorgimenti che permettano alle opere di durare nel tempo e di resistere alle intemperie e alla temuta azione della salsedine.
Ci sono ancora tantissimi murales da riportare agli antichi fasti, almeno un’altra decina solo sul fronte strada, ma i finanziamenti comunali ottenuti per questo progetto stanno finendo e ne sono stati richiesti altri per poterlo portare avanti.
«Come corsari ci fa piacere prestare il nostro lavoro volontario riscontrando feedback positivi dai passanti che via via riscoprono il piacere di passeggiare al porto di Arbatax – afferma Daniele Loi, tesoriere dell’associazione – La nostra è una sorta di disoccupazione attiva mirata alla valorizzazione del borgo marinaro e non solo. Cerchiamo di coinvolgere cittadini, aziende ed istituzioni».

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Villagrande, il restauro dei murales offre un tuffo emozionante negli anni 70-80

L’associazione culturale villagrandese Amistade ha promosso un’iniziativa di restauro dei murales storici (prodotti tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80), per ingentilire il paese di Villagrande e ricordare a tutti i compaesani la vitalità sociale e la passione politica di un passato non troppo lontano.
Quest’opera di restauro – realizzata in concomitanza con la creazione di murales con ritratti dei centenari ad opera di un comitato spontaneo di cittadini – ha necessitato di un anno di ricerche. Ci sono ancora difficoltà nel reperimento del materiale necessario, ed è quindi importante che chiunque abbia foto a colori ben definite, informazioni sulle date delle realizzazioni dei murales e sugli autori contatti l’Associazione. È previsto il restauro completo di sette murales (uno è già stato terminato), che si aggiungeranno ai tre ancora presenti (da restaurare parzialmente).
Pannelli indicatori posti sotto ogni opera ne racconteranno genesi e significato. Simbolo di riscatto e speranza, questi murales rappresentano l’incontro tra l’arte e l’amore per la propria terra. Permettono poi di rivivere la Villagrande del tempo. Bellissime immagini, frasi brevi e concise ma estremamente esplicative, dense di significato: “La terra a chi la lavora”, “Più occupazione con la cooperazione”, “Prus cultura, prus istruzione pro nos liberare dae s’oppressione”.
Gli autori erano Francesco del Casino, Antioco Cotza, Ferdinando Medda (e altri) ai quali, in periodi più recenti, si sono aggiunti Pinuccio Sciola e Maria Sciortino. L’Associazione Amistade si occuperà anche della conservazione delle opere. A realizzare i restauri, la villagrandese Barbara Vargiu.
Come risorse, la vendita dei calendari dell’associazione. Un’altra associazione (Martis Berre) e una leva di Fedales (1985) hanno espresso la volontà di sostenere i restauri economicamente. Francesco Del Casino e Antioco Cotza saranno presenti in primavera a Villagrande per realizzare altre opere.

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