In collaborazione con Artefacendo, S’Umbra – Percorsi visivi e CultArc, quattro studenti di Architettura – e appassionati di tematiche sociali –, Alice Salimbeni, Raffaele Argiolas, Alessandra Floris e Martina Loi, hanno dato vita a un progetto conclusosi con una mostra.

Qualche settimana fa, hanno organizzato un corso di fotografia.

I partecipanti hanno formato delle coppie a ognuna delle quali è stata data una fotocamera. Guidati da un’insegnante di fotografia analogica, Luisa Siddi (fondatrice di S’Umbra – Percorsi visivi), i ragazzi – italiani e non – hanno cercato i “segni” nella città di Cagliari.

Dopo un’intensa giornata, hanno sviluppato personalmente le foto, in camera oscura.

«In piccoli gruppi, sotto la guida di un’esperta fotografa e con il solo supporto di macchine fotografiche usa e getta, guarderemo la città con occhi diversi e in camera oscura vedremo i nostri sguardi prendere forma sulla carta, alla vecchia maniera scoprendo lo sviluppo e la stampa in prima persona» questo il testo dell’evento.

Alla fine, le foto hanno dato origine a una mostra, iniziata lunedì 16 ottobre 2017. Si trova in Via Corte d’Appello, Castello, a Cagliari e sarà visitabile per dieci giorni.

«È stata una bella occasione di integrazione,» raccontano gli organizzatori «ed è stata un’esperienza bellissima, in quanto iniziative come questa combattono la paura che si ha dello straniero.»

Nella mostra, anche un collage realizzato da Luisa Siddi con i rullini bruciati sui quali i ragazzi hanno scritto i loro nomi – ulteriore segno.

S’Umbra (San Giuseppe, 17, Cagliari) organizza anche corsi di fotografia analogica. In particolare, ha trasformato san Giuseppe in una via artistica.

“Segni. Ciascuno noi in questo pianeta lascia dei segni. Un’impronta di scarpa nel cemento, uno scontrino spiegazzato, un disegno sul muro. O ancora, i gradini erosi dai passi, le statue lucidate dai tocchi, una casa abbandonata. Fino ad arrivare alle stratificazioni dei secoli: la casa di pietra a fianco a quella di cemento, i monumenti, le torri. Tutti questi sono segni” si legge nel testo della mostra. “Noi abbiamo esplorato la città guardandoci attorno con una rinnovata curiosità”.

La fotografia unisce, abbatte gli ostacoli linguistici, lega tramite la comunicazione visiva.

«Le foto esposte sono state realizzate da 20 ragazzi provenienti dalle più diverse parti del mondo, dall’Italia al Bangladesh, dalla Costa d’Avorio al Niger. Ciascuno di noi, con il proprio passato e la propria visione della vita, ha aspettato gli attimi perfetti per raccontare a tutti qualcosa di profondamente personale e soggettivo: I segni di una città.»

Quasi 340mila euro dalla Regione al Comune di Tortolì per tre cantieri comunali inseriti nel Programma Plurifondo Lavoras annualità 2024 che daranno la possibilità di garantire  13 posti di lavoro, a tempo determinato a partire dal prossimo anno (2025).

Un’importante misura  che permetterà di dare nuova vitalità all’occupazione e un’opportunità soprattutto a chi si trova in difficoltà nell’accesso o reinserimento nel mercato del lavoro. Grazie al cospicuo contributo regionale, i disoccupati e le disoccupate che saranno selezionati con i bandi avviati dagli uffici dell’Agenzia Sarda per le politiche del Lavoro (ASPAL), competenti per territorio, potranno essere assunti con un contratto di tipo privatistico gestito direttamente dall’Ente.

I nuovi cantieri, hanno l’obiettivo di restituire una città e un territorio più curati, e un’Amministrazione più efficiente, in continuità con gli interventi già attuati nella precedente annualità.

La serie di interventi previsti è suddivisa in tre schede di progetto. Il primo riguarda la salvaguardia e valorizzazione ambientale, con particolare attenzione all’incremento del patrimonio boschivo, la riduzione delle conseguenze delle calamità naturali, il rischio idrogeologico, la sistemazione dei reticoli idrici e la valorizzazione delle terre pubbliche. Il secondo intervento verte alla tutela e manutenzione ordinaria del patrimonio immobiliare e culturale della città. Pertanto sono previste misure di attuazione alla salvaguardia di edifici pubblici, scolastici, piazze e aree di pertinenza del patrimonio comunale, utilizzate per finalità di inclusione sociale, welfare, istruzione e formazione.

Il terzo intervento mira  alla valorizzazione e il miglioramento della gestione dei beni e delle procedure pubbliche. Dunque proseguirà il processo di snellimento delle procedure amministrative attraverso il potenziamento degli uffici e l’affiancamento del personale di ruolo con figure professionali tecniche. Inoltre un ulteriore obiettivo di questo progetto sarà la collaborazione con associazioni senza scopo di lucro e privati per l’organizzazione di eventi culturali, sociali e turistico-promozionali del territorio.

“Grazie a questo cospicuo finanziamento – afferma l’Assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Nieddu – daremo un’opportunità lavorativa a 13 persone, potenziando temporaneamente gli uffici comunali e apportando interventi più celeri ed efficaci in materia ambientale, edilizia pubblica e nel miglioramento dei servizi.”

“I progetti che avranno una durata di 8 mesi, oltre ad essere un importante strumento di salvaguardia dei livelli occupazionali, contribuiranno a rendere la città più sostenibile ed efficiente”, conclude l’Assessore.

L’Amministrazione sottolinea l’intenzione di continuare con l’adesione annuale a tutte le misure della cantieristica Lavoras che la Regione autonoma della Sardegna intenderà promuovere.