Rivendicare una giusta ed equa sanità in Ogliastra. Giorgina Secci inizia oggi lo sciopero della fame

Domani nell’aula del consiglio regionale avrà inizio la discussione degli emendamenti sulla rete ospedaliera. Il comitato ogliastrino “Giù le mani dall’Ogliastra” ha stamane diramato una agguerrita nota stampa. «NS della Mercede (Lanusei) “Nodo della rete ospedaliera con funzioni DEA di
Domani nell’aula del consiglio regionale avrà inizio la discussione degli emendamenti sulla rete ospedaliera. Il comitato ogliastrino “Giù le mani dall’Ogliastra” ha stamane diramato una agguerrita nota stampa.
«NS della Mercede (Lanusei) “Nodo della rete ospedaliera con funzioni DEA di I livello“. Questa è l’etichetta che verrà affibbiata al nostro nosocomio. Siamo l’unico territorio che non ha ottenuto una qualche ( se pur minima) modifica migliorativa!» si legge nella nota «Come solito quelli che pagheranno il prezzo più alto di questa riorganizzazione saranno gli ogliastrini. Non abbiamo il peso politico giusto in quel di via Roma. Ma oltre alla questione dell’ospedale è emerso un altro problema che metterà in ginocchio tutta la sanità ogliastrina : con una delibera della giunta regionale vengono istituiti dei distretti sanitari territoriali di macroarea. Dove non contiamo nulla in termini di assegnazione, di budget e di controllo. Un’ altra lotta si profila all’orizzonte!
Da oggi Giorgina Secci, presidente dell’ P.A.V.S. (Pubblica Assistenza Volontari di Soccorso Urzulei) in accordo con #giulemanidallogliastra inizierà lo sciopero della fame per rivendicare una giusta ed equa sanità in Ogliastra. Complice il web, che veicola tutti i messaggi molto velocemente, sono già in tanti a testimoniare il proprio sostegno alla combattiva volontaria, non nuova a questa forma di protesta. Ricordiamo infatti che Giorgina Secci nell’aprile 2016 si impegnò nello sciopero della fame per chiedere l’istituzione del servizio di guardia medica ad Urzulei.
«Non escludiamo altri estremi gesti affinché si riesca ad ottenere ciò che dovrebbe essere un diritto» affermano dal comitato.

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