Riforma della rete ospedaliera sarda, braccio di ferro tra territori e Regione
Braccio di ferro tra territori e Regione sulla riforma della rete ospedaliera della Sardegna. Con il voto in Consiglio regionale entra nel vivo la battaglia che da mesi vede contrapposti i territori più periferici (in particolare Sarrabus, Ogliastra ma anche l’isola de
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Braccio di ferro tra territori e Regione sulla riforma della rete ospedaliera della Sardegna.
Con il voto in Consiglio regionale entra nel vivo la battaglia che da mesi vede contrapposti i territori più periferici (in particolare Sarrabus, Ogliastra ma anche l’isola de La Maddalena) alla bozza di legge che prevede la riorganizzazione dei presidi ospedalieri della Sardegna con una nuova classificazione.
L’assessore alla Sanità Luigi Arru, che ha dovuto incassare sia il parere negativo del Cal che la bocciatura dei dirigenti medici, intende tenere la barra dritta.
La bozza arriverà presto in aula per l’approvazione definitiva anche se la seduta del Consiglio regionale sul controverso provvedimento che ha avuto il via libera della Commissione Sanitànon è stata ancora calendarizzata, a deciderlo sarà la conferenza dei capigruppo.
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Si sono incontrati in piazza del Carmine questa mattina e, circa in 500, si sono messi in marcia, passando per via Roma, alla volta del palazzo del consiglio regionale, in protesta contro la riforma della rete ospedaliera.
Ieri la commissione Sanità ha dato il via libera al ddl che oggi in tanti contestano. L’opposizione avrà dieci giorni di tempo per stilare la relazione di minoranza, poi il testo potrà approdare in Aula per la discussione e l’approvazione definitiva.