La runner tortoliese Maena Delrio si è piazzata seconda nella categoria femminile della seconda edizione della gara di corsa “Curri Murera“, la competizione di 11 km che si è svolta stamane a Muravera. Un percorso sterrato bellissimo, che ha costeggiato il mare, fino alla Torre di Silanas e che nonostante la pioggia, ha lasciato a tutti i partecipanti uno splendido ricordo.

La runner ogliastrina, che solo pochi giorni fa ha festeggiato il primo posto nell’XI edizione della Maratona dei Nuraghi, anche oggi ha portato a casa un grande risultato sportivo. Tra le donne, ha tagliato il traguardo per seconda.

«Quando corri in un percorso nuovo l’emozione della prima volta ti regala una carica esplosiva. Quando lo scenario poi è quello delle saline di Muravera , l’adrenalina arriva alle stelle. Abbiamo visto anche i fenicotteri. Non potrei essere più felice».  Ora la Delrio festeggia con gli altri atleti, nella splendida location del Camping Village I 4 Mori. 

Si è svolta questa mattina a Ilbono  l’XI edizione della Maratona dei Nuraghi. Sul podio femminile sorride una runner tortoliese.

La competizione si è svolta su un percorso di 5 km e 700 metri per i minori di 14 anni e di 9 km e 200 metri per tutti gli altri, su un terreno in parte asfaltato e in parte sterrato, che passa accanto a numerosi siti archeologici del territorio di Ilbono. La gara ha preso avvio nella piazzetta antistante la fonte di monte Tarè, mentre il traguardo è stato fissato presso il nuraghe Scerì.  

A tagliare il traguardo per prima tra le donne iscritte alla gara, è stata la runner 36enne Maena Delrio. Primo tra gli uomini Michele Pirarba di Ilbono. 

«Percorso bellissimo, non facile per il tipo di fondo, quasi completamente sterrato,e per le continue pendenze,che si insinua nella macchia mediterranea della campagna ilbonese» racconta la grintosa atleta tortoliese «La peculiarità di questa gara però sta soprattutto nel cuore dei suoi organizzatori, nell’impegno che mettono affinché tutto sia perfetto e nel grande calore col quale ti accolgono. L’applauso più grande va a loro».