Archiviate le festività pasquali si riparte con il campionato di serie C, giunto ormai alle sue ultime tre giornate per tutte le squadre, eccetto quelle che affronteranno l’appendice dei playoff.

L’Antes Ogliastra Volley scenderà in campo sabato, alle ore 17 presso il Palazzetto Ipsar di Tortolì contro l’Acqua Santa Lucia Ghilarza, squadra che, dopo un inizio balbettante a causa di alcuni infortuni, ha cominciato a inanellare una buona serie di vittorie (cinque nelle ultime sei gare), che l’hanno portata al settimo posto in classifica, con 29 punti.

La gara d’andata, la prima dopo la pausa Natalizia, finì con la vittoria per 3-1 a favore del Ghilarza e risultò come una prestazione da dimenticare per le ogliastrine. Punto di forza delle ragazze del Guilcer è l’opposta Manuela Piccioni, in passato a Tortolì per una stagione, giocatrice di grande potenza ed esperienza.

Per l’Antes, quinta in classifica con ben 42 punti, è l’occasione per consolidare, con una vittoria, le ultime buone prestazioni e chiudere al meglio il campionato, così da permettere, ai dirigenti del sodalizio ogliastrino, di valutare al meglio tutte le atlete e di cominciare a programmare la prossima stagione agonistica.

Per quanto riguarda le giovanili, domenica sera, alle ore 18 a Oristano, si disputerà la gara di ritorno della finale territoriale del campionato under 18, tra la Gymland Oristano e l’Antes Ogliastra Volley.

La partita d’andata è terminata 3 a 0 a favore delle oristanesi, con le biancorosse che possono recriminare per una prestazione non all’altezza e per il terzo set, perso, dopo essere state in vantaggio per 24 a 19.
Il compito per le ogliastrine non è facile, dovendo vincere con il medesimo risultato e anche un set supplementare (golden set) ma, visti i valori delle squadre, neanche impossibile.

Nella zona di Alghero cresce un ortaggio particolare, oggi quasi dimenticato ma profondamente radicato nella tradizione agricola e culinaria della regione: il Colatronxo. Questa varietà locale, documentata sin dal 1899 nella Grammatica del dialetto moderno di Alghero di Giovanni Pais, rappresenta un piccolo tesoro della biodiversità sarda.

Il Colatronxo, come ben spiegato dagli amici di “Sardegna Agricoltura”, iene tipicamente raccolto e utilizzato a partire da agosto.

Questo ortaggio veniva gustato crudo, affettato sul momento direttamente nei campi, oppure cucinato in piatti semplici e genuini.

La sua coltivazione avveniva vicino alla città e lungo le aree costiere, in terreni umidi o appositamente irrigati nei mesi estivi. L’agricoltura locale, profondamente legata ai ritmi della natura, impiegava metodi sostenibili: per arricchire il suolo, si usavano sostanze organiche come il letame animale o un compost particolare, a base di Posidonia Oceanica spiaggiata e in decomposizione. Questo accorgimento, oltre a nutrire la terra, contribuiva a esaltare il sapore autentico delle verdure.