Settimana Santa. Celebrazioni presiedute dal vescovo nella Cattedrale

In Cattedrale le celebrazioni della Settimana Santa presiedute dal vescovo Mura iniziano, Lunedì Santo, con la Celebrazione penitenziale comunitaria e le confessioni individuali, prevista alle 19. Le celebrazioni del Triduo Pasquale Giovedì Santo 13, ore 9.30: S. Messa
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In Cattedrale le celebrazioni della Settimana Santa presiedute dal vescovo Mura iniziano, Lunedì Santo, con la Celebrazione penitenziale comunitaria e le confessioni individuali, prevista alle 19.
Le celebrazioni del Triduo Pasquale
Giovedì Santo 13, ore 9.30: S. Messa Crismale; ore 18.30: S. Messa della Cena del Signore; ore 21.00: Veglia di adorazione nel Santuario e successivamente in Cattedrale
Venerdì Santo 14, ore 9.00: Canto dell’Ufficio divino; ore 18,30: Celebrazione della Passione del Signore; ore 21.00: Via Crucis nelle vie della città
Sabato Santo 15, ore 9.00: Canto dell’Ufficio divino; ore 21.00: Veglia Pasquale
Domenica di Pasqua 16, ore 8.00: S. Messa Pasquale; ore 10.30: S. Messa nel carcere di Lanusei

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Cento anni fa una Chiesa sarda fu letteralmente smontata e rimontata pezzo dopo pezzo: sapete dove?

Un secolo fa, una chiesa sarda compì un “trasloco” davvero straordinario: fu smontata pietra dopo pietra e ricostruita in un nuovo luogo, come se fosse un gigantesco puzzle.
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Un secolo fa, una chiesa sarda compì un “trasloco” davvero straordinario: fu smontata pietra dopo pietra e ricostruita in un nuovo luogo, come se fosse un gigantesco puzzle.
Era il 1923 quando si decise di spostare la piccola Chiesetta di San Pietro di Zuri, nel territorio di Ghilarza, dal fondo della vallata a un’altura poco distante. Il motivo? Proprio dove sorgeva, di lì a poco, sarebbe nato il lago più grande della Sardegna: l’Omodeo. La creazione del nuovo invaso artificiale avrebbe sommerso l’antico villaggio di Zuri, costringendo gli abitanti a ricostruire le loro case altrove.
Ma cosa fare di una gemma architettonica come la Chiesa di San Pietro? Non era una semplice casa: era un raro esempio di romanico lombardo con accenti gotici, progettata da Anselmo da Como intorno al 1290, tutta in pietra da taglio. La facciata mostrava tre arcate a pieno centro su massicci pilastri, e il portale era scolpito con figure della Madonna, di San Pietro e di altri santi, un piccolo tesoro di arte e devozione.
Non restava che salvarla dall’acqua. Così, si decise di smontarla con cura, mattone dopo mattone, e di rimontarla come un enorme mosaico di roccia lavica. I lavori si conclusero nel 1923, e nell’aprile del 1924 la chiesa fu inaugurata alla presenza del re Vittorio Emanuele III.
Oggi, la Chiesa di San Pietro continua a splendere nel nuovo borgo di Zuri, in via Galliano 10, testimone di un’incredibile avventura che l’ha salvata dall’oblio e dalle acque del lago.

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