Giro d’Italia 2017. Partiti gli interventi su strade, piazze e aree verdi del paese

Il tempo stringe e uno degli eventi più attesi della primavera ogliastrina si avvicina. Aumenta l’entusiasmo e il fermento e anche l’Amministrazione comunale di Tortolì si prepara al passaggio del Giro d’Italia rendendo il palcoscenico “più bello, sicuro e decoroso
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Il tempo stringe e uno degli eventi più attesi della primavera ogliastrina si avvicina. Aumenta l’entusiasmo e il fermento e anche l’Amministrazione comunale di Tortolì si prepara al passaggio del Giro d’Italia rendendo il palcoscenico “più bello, sicuro e decoroso per i ciclisti”.
E’ stato stabilito un piano di interventi di rifacimento del manto stradale e ripristino della segnaletica orizzontale e verticale a partire da via Generale Toxiri, via Grazia Deledda, via Monsignor Virgilio e Corso Umberto e sono in dirittura d’arrivo i lavori per il ripristino dei lastroni in marmo in via Lungomare ad Arbatax. Aggiudicata inoltre la manutenzione straordinaria del piazzale Scogli Rossi che sarà la sede di partenza della Corsa il 7 maggio.
Sono in corso, inoltre, le operazioni di manutenzione del verde, con la potatura di 257 alberi dei viali centrali, e la pulizia delle cunette e degli ingressi della città. In vista dei lavori si potrebbero creare alcuni disagi alla circolazione: l’Amministrazione Comunale si scusa anticipatamente.

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(TRAILER) “Come i fiori”: il delicato documentario di Luca Schirru sulla salute mentale il 31 luglio a Bari Sardo

"Raccontarsi non è un atto di coraggio, è un atto d'amore". Con grande delicatezza, "Come i fiori" dà voce a chi ha vissuto in prima persona - o accanto a persone care - momenti di fragilità psicologica. Non un’indagine clinica, ma una serie di conversazioni intime, autentiche, spesso toccanti, che rivelano quanto il peso dell’invisibile possa essere condiviso, compreso e, soprattutto, accolto. GUARDA IL TRAILER
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Un titolo semplice e poetico, “Come i fiori”, per raccontare un tema complesso, urgente e spesso taciuto: la salute mentale. Il nuovo documentario del giornalista Luca Schirru, realizzato in collaborazione con Daniele Lai (che ha curato le riprese), sarà presentato in anteprima il 31 luglio a Bari Sardo, in piazza della Chiesa, in un evento pubblico che vedrà anche la partecipazione del Youssef Quintet con musiche dal vivo.
Il docufilm nasce in maniera istintiva, quasi necessaria, dopo un lutto personale che ha segnato profondamente Schirru. “Il lavoro è nato in modo molto semplice,” racconta l’autore, “è un tema che mi tocca molto, l’ho conosciuto in famiglia e fuori. Riguarda tutti, veramente, perché la vita ti mette alla prova e ognuno di noi reagisce in modo diverso”.
Con grande delicatezza, “Come i fiori” dà voce a chi ha vissuto in prima persona – o accanto a delle persone care – momenti di fragilità psicologica. Non un’indagine clinica, ma una serie di conversazioni intime, autentiche, spesso toccanti, che rivelano quanto il peso dell’invisibile possa essere condiviso, compreso e, soprattutto, accolto. “Mi sono chiesto se ci fosse qualcosa che potessi fare,” dice Schirru. “E la risposta è stata questo lavoro. Una serie di chiacchierate per dire che si può essere fragili senza vergogna. Questa società ci chiede troppo, ci vorrebbe perfetti, ma nessuno di noi lo è.”
Il documentario è anche un omaggio personale alla madre dell’autore, scomparsa da poco. “L’ho fatto per lei. Prima che andasse via parlavamo ancora di più e mi diceva che le cose non contavano niente, e che era felice perché sentiva l’amore delle persone”
Dopo l’uscita del trailer, molte persone hanno fermato Schirru per raccontargli le proprie storie, confermando che un lavoro come questo può davvero avere un impatto. “Questo mi fa pensare che, allora, questi lavori nel nostro piccolo mondo possano essere utili.”
“Come i fiori” offre uno sguardo rispettoso e profondo su un argomento tanto delicato quanto essenziale. La visione può aiutare a comprendere meglio le sfide e le complessità legate alla salute mentale, promuovendo maggiore consapevolezza, empatia e inclusione. Ci siamo mai chiesti davvero cosa accade nella nostra mente e in quella degli altri? Questo documentario prova a rispondere, con sincerità e rispetto.
Un invito a guardarsi dentro e a non temere la vulnerabilità. A riconoscere che fragilità e forza convivono, e che non serve essere perfetti per essere degni d’amore. Una narrazione necessaria, soprattutto oggi.
L’appuntamento è il 31 luglio, in piazza della Chiesa a Bari Sardo: una serata di immagini, parole e musica dal vivo per aprire spazi nuovi al dialogo e all’ascolto.
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