“Is corantoras”, raccolte in un volume canzoni e preghiere della Quaresima ad Ulassai.

E’ stata alle stampe, per l’associazione culturale “Sa perda e su entu”, la pubblicazione curata da Giuseppe Cabizzosu, a cui è stato dato il titolo di “Is corantoras” che, per la prima volta, raccoglie e sistema oltre trenta tra
E’ stata alle stampe, per l’associazione culturale “Sa perda e su entu”, la pubblicazione curata da Giuseppe Cabizzosu, a cui è stato dato il titolo di “Is corantoras” che, per la prima volta, raccoglie e sistema oltre trenta tra canzoni e preghiere utilizzate nella singolare celebrazione della Santa Quaresima che si tiene ad Ulassai.
«Is corant’oras nasce nel 2003 quando, costituitasi da poco l’associazione culturale, venni introdotto, per la prima volta, al mondo dei riti della Santa Quaresima di Ulassai e ne indagai la straordinaria vivacità e tradizione rimanendo affascinato e colpito da una realtà, sotterranea e silenziosa, ma ricca di passione e di fede» spiega Cabizzosu «Entrammo, così, in punta di piedi, all’interno delle abitazioni dei gruppi di preghiera che, ci accolsero, prima un po’ dubbiosi poi sempre più bonariamente accondiscendenti, concedendoci il privilegio di effettuare liberamente alcune riprese delle loro adunanze nelle quali assistemmo, incantati, ad autentiche cerimonie religiose in musica».
«Fu un’esperienza folgorante. Alla sincera fede religiosa si univa un coinvolgente uso della preghiera in musica con la recitazione, cantata, di dolci melodie in rima, di origine antichissima. Nei versi si percorre, quasi fisicamente, un viaggio, quasi mistico, tra dolore e condivisione, la passione del Cristo. Uno strumento, inedito per me, col quale si indagava, con una sensibilità straordinariamente intensa, l’animo umano ed il suo rapporto, profondo ed intimo, con il proprio Creatore ed i fondamenti pregnanti della religione cristiana» conclude lo scrittore ulassese «Ricordo ancora oggi la sensazione che provai nel sentire quelle dolci nenie. Una vastità straordinaria di passione, fede, speranza, desideri ed incertezze che va a costituire l’universo sentimentale nel quale si colloca e si perde, dalla notte dei tempi, ogni buon cristiano ma, in ultima sintesi, ogni essere umano».
Da quella esperienza fu realizzato un documentario, della durata di quasi due ore, di buona parte delle canzoni che andavano a costituire il corpus di quelle autentiche preghiere cantate che passano, ad Ulassai, sotto il nome di “Is corant’oras”. E ancora oggi, continuando quella straordinaria tradizione, nei quaranta giorni che precedono la Santa Pasqua, alcuni rioni del paese eleggono un’abitazione privata a luogo di culto (privato ma profondamente comunitario) dove un gruppo di preghiera, ad una precisa ora della sera, con fervida passione religiosa, celebra e recita il rosario. Un rito religioso, cantato in limba, povero ma sentito, intenso.
Copia della pubblicazione è stata donata a tutte le biblioteche d’Ogliastra ed è stata distribuita, a richiesta anche unitamente al dvd, presso la sede dell’associazione culturale “Sa perda e su entu” nella Biblioteca Comunale di Ulassai.

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