Durante i festeggiamenti di Su Prugadoriu, la tradizionale rassegna seuese dedicata ai defunti e ai santi, Seui rende omaggio a una delle sue figure più illustri: Romolo Riccardo Lecis. Nato nel 1899 a Seui, Lecis è stato un intellettuale cattolico, avvocato, scrittore e polemista fervente. Visse gran parte della sua vita a Roma, dove esercitò la professione legale, ma mantenne sempre un legame profondo con la sua terra d’origine, che ispirò la sua opera.
Lecis fu un ardente sostenitore della rinascita dei valori sardi, appassionatamente convinto che la Sardegna dovesse essere apprezzata per il coraggio dimostrato dai suoi figli durante il primo conflitto mondiale. Il 3 novembre, presso il museo “Fabbrica di Kimbe” di Seui, sarà presentata la ristampa del suo libro La razza, frammento di recentissima storia, edito originariamente nel 1923. Questo testo, curato da Giuseppe Cabizzosu, viene riproposto come parte integrante della manifestazione culturale di Su Prugadoriu, fortemente voluta dal sindaco Fabio Moi.
Nell’opera, Lecis si oppone alle teorie di Cesare Lombroso e Alfredo Niceforo, che stigmatizzavano i sardi come “razza delinquente,” ribattendo con una fiera esaltazione del valore e delle virtù sarde, dimostrate nelle trincee della Grande Guerra. La sua è una denuncia appassionata e un invito alla rigenerazione morale della nazione, dove i sardi assumano il ruolo che meritano per l’onore e il sacrificio che hanno offerto.
La presentazione del libro, accompagnata dagli interventi di Giuseppe Cabizzosu e Tonino Loddo, vuole ricordare la figura di Lecis come un custode dei valori identitari della Sardegna, esortando il pubblico a riscoprire un passato di eroismo e dignità che parla ancora al presente.