Grande opportunità per i maturandi: la diocesi offre seminario sulla multimedialità. In cattedra anche Luigi Carletti
Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, la diocesi offre a un gruppo di 20 studenti che si avviano a conseguire la maturità nel territorio della diocesi un Percorso gratuito su tema della multimedialità. Si svolge in Seminario in questi
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Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, la diocesi offre a un gruppo di 20 studenti che si avviano a conseguire la maturità nel territorio della diocesi un Percorso gratuito su tema della multimedialità. Si svolge in Seminario in questi giorni – dal 14 al 17 febbraio – grazie all’ufficio scuola diocesano, ed è guidato da due esperti di comunicazione: Luigi Carletti, giornalista e scrittore, esperto di comunicazione sul web, content e digital strategy, e Marcella Bondoni, esperta di comunicazione.
PROGRAMMA
Prima giornata (martedì)
– Presentazione e saluto del vescovo Antonello Mura
– La comunicazione oggi: la rivoluzione digitale (L.)
– Media tradizionali e nuovi media: native player, blog e il fenomeno social (L.)
– Internet nel mondo: statistiche e trend (mobile first) (M.)
– Nuove figure professionali: social media editor, digital lawyer, digital strategist ecc. ecc. (L.)
– Presentazione blog e laboratorio (M.)
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Sapete come si cucina la carne a carraggiu? E che fu Wagner a documentarla in Ogliastra?

Nel 1905, Max Leopold Wagner, celebre etnologo tedesco, scoprì a Tortolì la cottura “a carraggiu”. Ecco come andarono le cose e di che tipo di cottura si tratta
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Nel 1905, Max Leopold Wagner, celebre etnologo tedesco, scoprì a Tortolì la cottura “a carraggiu”. Durante un’escursione in bicicletta con il collega Eugen Burger, fu attirato dal bagliore di un fuoco e, temendo un incendio, si avvicinò: invece trovò una festa con balli sardi e musica di launeddas.
Wagner apprese che la carne, cucinata intera in una fossa sotterranea coperta di terra e rami, arrostiva lentamente sotto il fuoco secondo l’antica tradizione tortoliese.
Non si sa quale animale fosse, ma Wagner ne lodò il sapore, probabilmente assaggiandolo, restando affascinato da questo originale metodo di cottura.
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