Milano, foto provocatorie alla mostra Real Bodies. Tre ragazze rischiano denuncia per atti osceni e vilipendio di cadavere

Una “bravata” che costerà cara, quella delle tre amiche bolognesi di circa vent’anni che durante una visita alla mostra Real Bodies di Milano sono state beccate mentre si fotografavano in pose provocatorie, mimando gesti erotici inequivocabili e toccando i genitali di
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Una “bravata” che costerà cara, quella delle tre amiche bolognesi di circa vent’anni che durante una visita alla mostra Real Bodies di Milano sono state beccate mentre si fotografavano in pose provocatorie, mimando gesti erotici inequivocabili e toccando i genitali di uno dei corpi plastinati che fanno parte dell’esposizione.
La segnalazione di quanto stava avvenendo è partita da alcuni visitatori che si si sono rivolti al personale di reception. A lamentarsi è stata, in particolare, “una visitatrice che fa l’insegnante in un liceo milanese, rimasta un po’ interdetta di fronte al comportamento troppo esuberante di quelle ragazze che al suo passaggio nella sezione dedicata agli sport erano più volte scoppiate a ridere facendo gesti strani e nascondendosi imbarazzate fra i corpi plastinati mentre accennavano a scattarsi foto col telefonino”
Inizialmente le tre ragazze l’hanno presa un po’ alla leggera: “Non abbiamo spostato nulla, solo qualche foto e una palpatina qua e là” hanno detto scoppiando a ridere. Un atteggiamento fuori luogo, visto che le ragazze rischiano una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, vilipendio verso i cadaveri e, in caso di pubblicazione delle foto, violazione del copyright che protegge dalla riproduzione le immagini dei corpi (sono 350 quelli in mostra, comprendendo anche gli organi).
Come hanno spiegato i vertici della società Venice Exhibition che ha allestito l’evento “fortunatamente le tre hanno acconsentito a fornirci le generalità e a cancellare dai loro telefonini tutte le foto scattate di cui abbiamo copia, con la promessa che, se una soltanto di queste immagini, o altre di questo genere sfuggite al controllo, dovesse venir pubblicata nei social network o dovunque, ritraendo i plastinati all’interno della mostra, partirà una denuncia contro di loro che avrà conseguenze”.

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Nato in Tunisia, Baryoul Medhi diventa cittadino italiano: il giuramento a Tortolì

Nato in Tunisia e residente a Tortolì, Medhi ha compiuto questo importante passo davanti al Sindaco Marcello Ladu
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Questa mattina, presso il Municipio di Tortolì, Baryoul Medhi ha ufficialmente prestato giuramento alla Repubblica italiana. Nato in Tunisia e residente a Tortolì, Medhi ha compiuto questo importante passo davanti al Sindaco Marcello Ladu, a seguito del conferimento della cittadinanza da parte del Presidente della Repubblica.
Da dieci anni impegnato con dedizione nella professione di pescatore nel nostro territorio, Medhi entra così a far parte ufficialmente della comunità nazionale, rafforzando il legame con la città che lo ospita.
L’Amministrazione comunale ha voluto esprimere le proprie congratulazioni, formulando a Medhi i migliori auguri per un futuro sereno e ricco di soddisfazioni.

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