L’amministrazione comunale di Jerzu con la collaborazione delle maestre delle scuole elementari e della scuola dell’infanzia hanno dato vita alla realizzazione del progetto “Abbelliamo un quartiere”.
Il progetto è stato realizzato dalle classi 3^e 5^elementare e si è svolto in tre giornate. Due giornate sono state dedicate alla pulizia e organizzazione del quartiere con la realizzazione di fioriere e aiuole.
La terza giornata tutte le classi della scuola dell’infanzia ed elementari hanno partecipato alla realizzazione del presepe.
“L’intento del progetto – spiega l’assessore alle Politiche sociali – Maria Giovanna Carrus nasce dall’idea di educazione ambientale a cui tutti , grandi e piccoli, dovremmo cercare di mettere in pratica”.
Tutto questo lavoro ha portato alla sistemazione di un piccolo angolo del paese che risultava abbandonatoe poco valorizzato.
Questa iniziativa vuole essere una spinta affinché in altre zone del paese si possa realizzare lo stesso progetto anche con la collaborazione della popolazione.
Il 22 dicembre scorso si è svolta un’altra fase del progetto che ha visto al centro di tutto i bambini che si sono cimentati nei canti di natale, alla presenza del sindaco e dell’assessore Carrus assieme al parroco che ha fatto la benedizione del presepe. In fine da parte dell’amministrazione comunale sono stati consegnati a tutti i bambini i panettoni con l’augurio di trascorrere un sereno e felice natale.
Il progetto “Abbelliamo un quartiere ” si concluderà con una mostra fotografica che verrà esposta nel centro polifunzionale di via businco.
L’amministrazione comunale di Jerzu con la collaborazione delle maestre delle scuole elementari e della scuola dell’infanzia hanno dato vita alla realizzazione del progetto “Abbelliamo un quartiere”.
Il progetto è stato realizzato dalle classi 3^e 5^elementare e si è svolto in tre giornate. Due giornate sono state dedicate alla pulizia e organizzazione del quartiere con la realizzazione di fioriere e aiuole.
La terza giornata tutte le classi della scuola dell’infanzia ed elementari hanno partecipato alla realizzazione del presepe.
“L’intento del progetto – spiega l’assessore alle Politiche sociali Maria Giovanna Carrus – nasce dall’idea di sensibilizzare grandi e piccini ai principi dell’educazione ambientale”.
Tutto questo lavoro ha portato alla sistemazione di un piccolo angolo del paese che risultava abbandonato e poco valorizzato.
Questa iniziativa vuole essere una spinta affinché in altre zone del paese si possa realizzare lo stesso progetto anche con la collaborazione della popolazione.
Il 22 dicembre scorso si è svolta un’altra fase del progetto che ha visto al centro di tutto i bambini che si sono cimentati nei canti di Natale, alla presenza del sindaco e dell’assessore Carrus assieme al parroco che ha fatto la benedizione del presepe. In fine da parte dell’amministrazione comunale sono stati consegnati a tutti i bambini i panettoni con l’augurio di trascorrere un sereno e felice natale.
Il progetto “Abbelliamo un quartiere ” si concluderà con una mostra fotografica che verrà esposta nel centro polifunzionale di via Businco.

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.