Due modellini di nuraghe, circa dieci nuove tombe a pozzetto, quattro metri di muro nuragico e alcuni frammenti scultorei: sono questi i nuovi elementi venuti alla luce durante gli scavi effettuati nelle scorse settimane.
Ritrovamenti interessanti quelli avvenuti tra il 15 novembre e il 9 dicembre scorsi grazie al lavoro della Soprintendenza archeologica nei terreni privati attorno al sito, che hanno fornito molti elementi che potranno essere utili a inquadrare meglio il mistero di Mont’e Prama.
Ne è convinto l’archeologo della Soprintendenza Alessandro Usai, che oggi ha fatto il punto della situazione nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato tra gli altri anche il sindaco di Cabras Cristiano Carrus.
Il ritrovamento della Pinguicula sehuensis, rarissima pianta carnivora endemica dei monti di Seui, è stato definito dal botanico Siegfried Jost Casper il contributo più significativo degli ultimi cinquant’anni alla tassonomia…
Villagrande Strisàili ha fatto da sfondo a uno scatto straordinario realizzato dal fotografo tortoliese Fabrizio Piroddi. L’immagine, che cattura l’essenza della natura incontaminata, ritrae un gruppo di mufloni immersi in…
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