Come l’araba fenice a Girasole risorge dalle proprie ceneri il chiosco-bar Facanapa

Il 27 aprile una forte esplosione alle 4 del mattino sveglia tutta la comunità di Girasole. Alle prime luci dell’alba si apprende la triste verità: il chiosco-bar Facanapa di via Venezia è stato dato alle fiamme. Alcune bombole di gas che si trovavano all’interno
Il 27 aprile una forte esplosione alle 4 del mattino sveglia tutta la comunità di Girasole. Alle prime luci dell’alba si apprende la triste verità: il chiosco-bar Facanapa di via Venezia è stato dato alle fiamme. Alcune bombole di gas che si trovavano all’interno del locale sono esplose. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri e i Vigili del fuoco ma il locale, vicino al parchetto dei bambini, è andato completamente distrutto.
La comunità girasolese, capitanata dal primo cittadino Gianluca Congiu, reagisce subito. Pochi giorni dopo l’incendio viene indetta la “giornata del NO, per scacciare il fuoco a colpi di sorrisi, musica e arte”. Davanti al chiosco-bar Facanapa numerosi artisti ogliastrini si esibiscono a titolo gratuito per raccogliere fondi e dare così un chiaro segnale di solidarietà ai gestori del bar. I bambini si dedicano alla pittura del muretto che circonda il parco adiacente al Facanapa, coordinati da alcuni animatori. Una pagina di storia ogliastrina importante, dove i cittadini stessi, grandi e piccini, si sono spontaneamente schierati a difesa della legalità e contro la violenza.
Oggi, dopo quasi otto mesi dall’incendio, Andrea e Marzia, i gestori del chiosco, hanno dato il via ai lavori di ricostruzione della struttura. La ferita si sta cicatrizzando e sono pronti a ripartire, più forti di prima. “Il Facanapa tornerà alla vita” spiega il gestore Andrea Casula “Oggi inizieremo i lavori che restituiranno a noi e alla comunità lo snack bar. Ringraziamo di cuore tutta la comunità di Girasole per l’affetto e la solidarietà dimostrata. Siamo molto emozionati, speriamo di riaprire al più presto. Non si deve mai mollare!”.

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