La necessità di creare i presupposti per trattenere i giovani nella propria terra e la consapevolezza di avere un’economia per ora basata solo sui tre/quattro mesi di stagione balneare, portano all’esigenza di creare a un turismo esteso al resto dell’anno. Oggi più che mai questo è possibile grazie al turismo archeologico in continua crescita.
Se ne è parlato a Gairo, dove il 3 novembre un convegno sulla civiltà nuragica ha coinvolto cittadini, amministrazione comunale ed esperti del settore, che hanno fatto luce sulla possibilità di dare inizio ad un’economia che vada ad affondare le radici nella nostra storia.
Stiamo parlando della mandorla “Schina de Porcu”, una varietà dolce tipicamente sarda, celebre soprattutto per dare vita ai dolci tradizionali dell’isola. Gli alberi che la producono hanno rami giovani di…
Ogni anno, a dicembre, si conferma la casa più luminosa e allegra della città. Stiamo parlando di casa Laconca, a Tortolì, dove gli addobbi natalizi e le luci iniziano a…
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