Al GriG di Deliperi il riconoscimento ufficiale di “associazione di protezione ambientale”
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Nella cornice dello Spazio Field di Palazzo Brancaccio si è svolta questa sera la cerimonia di premiazione dell’ottava edizione del Lean Healthcare Award, il riconoscimento dedicato ai migliori progetti italiani di riorganizzazione e innovazione nel settore sanitario.

A distinguersi nella categoria Lean per l’integrazione sociosanitaria è stata la ASL 3 di Nuoro, che ha ottenuto il primo premio con il progetto “Chirurgia in rete”. Il riconoscimento è stato assegnato “per aver introdotto un nuovo modello organizzativo capace di favorire una reale integrazione tra ambito sanitario e sociale, ottimizzando risorse, processi e collaborazione in un’ottica di gestione più sostenibile ed efficiente”.
A consegnare il premio è stato Paolo Cannas di Federsanità. A ritirarlo, per la ASL 3 di Nuoro, sono stati il Commissario Straordinario Angelo Zuccarelli, il Direttore del Servizio Qualità, Governo clinico e Gestione dei processi clinici e logistici Gianluca Doa e l’ingegnere clinico Sarah Montisci.

L’evento è stato organizzato da EY Telos Management Consulting in collaborazione con FIASO, Federsanità-Confederazione delle Federsanità Anci Regionali, la Società Italiana di Leadership e Management in Medicina (SIMM) e l’Università di Siena, con il supporto di Healthy Reply, Sanofi e Takeda in Italia (platinum sponsor), Boehringer Ingelheim (gold sponsor), Mölnlycke Health Care e Johnson & Johnson (silver sponsor), Solventum (friendly sponsor).
Il Lean Healthcare Award 2025 ha posto al centro il tema “One Health, One Value”, che richiama la visione di una sanità integrata e capace di creare valore condiviso. L’approccio Lean, applicato ai servizi sanitari, mira infatti a costruire processi più efficienti, sostenibili e fondati sull’innovazione digitale, con un impatto diretto sulla qualità delle cure e sulla gestione delle risorse.
L’obiettivo dichiarato è favorire un ecosistema sanitario più resiliente ed equo, dove medici, pazienti, strutture, territori e ambiente operano come parti di un unico sistema interconnesso. Perché, come sottolineato nel corso della cerimonia, “One Health significa One Value”: un valore che appartiene alla comunità e può essere generato solo attraverso la collaborazione di tutti gli attori della filiera sanitaria.