Moreno Marchetti, jerzese senza limiti: “La disabilità non è un ostacolo”

“Non mollare mai, non abbattersi ma abbattere le barriere che ci separano dall’obiettivo che può essere un traguardo su una pista o il semplice alzarsi da un letto e vivere. Non lasciamo che la nostra disabilità sia un ostacolo alla
“Non mollare mai, non abbattersi ma abbattere le barriere che ci separano dall’obiettivo che può essere un traguardo su una pista o il semplice alzarsi da un letto e vivere. Non lasciamo che la nostra disabilità sia un ostacolo alla vita”.
E’ questo uno dei motti che il Caporal Maggiore Capo scelto Moreno Marchetti ama utilizzare per descrivere la propria vita, la propria esperienza. Parole scritte da lui che hanno lui come protagonista perché per Moreno la disabilità rappresenta un ventaglio di concetti dalle mille sfumature. La disabilità è voglia di arrivare più in alto, sfidare i propri limiti, porsene di nuovi, raggiungere obiettivi che sembrano irraggiungibili. Tutto, ma non un ostacolo.
Moreno Marchetti, bersagliere in servizio presso il Comando Militare autonomo della Sardegna, nato a Jerzu nel gennaio del 78 attualmente vive a Quartucciu. Fa parte del G.S.P.D GRUPPO SPORTIVO PARALIMPICO DIFESA e gira la Sardegna, l’Italia e il mondo, portando a casa risultati sempre più eccellenti.
Cinque anni e mezzo fa la sua vita è cambiata a causa di un banale incidente d’auto nel quale un guardarail montato male ha trapassato lo sportello della vettura sulla quale viaggiava amputandogli i piedi e la gamba fino a metà tibia.
Amputazione bilaterale transitabile, questa la dicitura esatta dell’infermità che ha cambiato per sempre la vita di Moreno Marchetti. Una trasformazione non solo fisica, ma soprattutto mentale, perché da quello che lui definisce “il giorno della propria rinascita”, il 2 dicembre 2010, sono cambiate molte cose. “Ho iniziato a fare sport dopo l’incidente più che altro come riabilitazione. Poi pian piano è andato in crescendo e ho cominciato a partecipare a delle competizioni, grazie anche ad un amico amputato che mi ha introdotto nel mondo dell’atletica. La voglia di riprendere la mia vita in mano…la riappropriazione della mia indipendenza per quanto possa esser ridotta è un traguardo inestimabile che mi ha spinto a fare sempre di più e a volerne raggiungere altri.”
Tanti i traguardi raggiunti in Italia e all’estero. Moreno Marchetti, infatti, vanta una serie di titoli e record. E’ infatti pluri primatista italiano nei lanci (peso; disco; giavellotto), detentore dei 3 record italiani di categoria nelle 3 discipline, secondo posto e medaglia d’argento nel getto del peso in Corea del sud. La lista è ancora molto lunga. Tanti i titoli e i riconoscimenti ricevuti. Tra questi quello raggiunto il 10 aprile a Grosseto, completamente inatteso perché non appartenente alla sua categoria in una tappa del circuito IPC GRAND PRIX (international paralympic committee) – IPC Athletics Grand Prix che lo vede detentore del nuovo record italiano nel lancio del disco.
“Sono state delle gare un po’ sottotono, un po’ per un piccolo problema fisico un po per il meteo. Ero andato li per raggiungere i 10 metri nel getto del peso e garantirmi la possibilità di partecipare agli europei, e invece ho fatto un record italiano in una disciplina che ho curato poco e nulla quest’anno”.
Un record raggiunto e uno solo rimandato, insomma. Perché a questo punto per Marchetti si tratta solo di pazientare e stringere i denti fino alle prossime gare nelle quali non ha intenzione di sfigurare in quanto rappresentante di tutti coloro che pensano di avere dei limiti, perché sappiano che niente è impossibile.
“Dal 4 al 14 maggio 2016 sarò in Florida ad Orlando, per partecipare agli Invictus Games. Lotto, mi alleno e sfido me stesso sempre, non mi fermo mai, trasformo i limiti in forza trainante. Lo devo alla mia famiglia, alla mia compagna e a tutti gli amici e colleghi che mi hanno supportato in questi anni. Voglio rappresentare degnamente il mio paese di cui vado molto fiero ossia Jerzu. Voglio portare l’Ogliastra e la Sardegna in tutto il mondo”.

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