Ferreli e Acampora interrompono lo sciopero della fame: “Continuiamo con le iniziative di protesta”
Lo sciopero della fame cominciato sei giorni fa da parte del sindaco di Lanusei Davide Ferreli e del vicesindaco Salvatore Acampora, per protestare contro il paventato declassamento dell’ospedale ogliastrino, si è concluso oggi, in seguito alla riunione tenutasi a Cagliari tra la
Lo sciopero della fame cominciato sei giorni fa da parte del sindaco di Lanusei Davide Ferreli e del vicesindaco Salvatore Acampora, per protestare contro il paventato declassamento dell’ospedale ogliastrino, si è concluso oggi, in seguito alla riunione tenutasi a Cagliari tra la Commissione Sanità della Regione Sardegna, il primo cittadino di Lanusei, il Presidente della Conferenza Socio Sanitaria ogliastrina Roberto Congiu e altri sindaci ogliastrini. Riunione al termine della quale, il sindaco Ferreli ha accusato un malore.
“La commissione ha preso in carico le mie richieste, fatte proprie dalla conferenza socio sanitaria per l’ottenimento del 1 livello, e per una attenzione ai territori periferici della Sardegna che deve tradursi in servizi negli stessi” ha dichiarato Davide Ferreli “Abbiamo deciso di sospendere lo sciopero della fame ma non abbassiamo il livello di attenzione e di mobilitazione verso la questione”.
Il Sindaco e il Vice Sindaco, dopo il malore e gli accorati appelli, interromperanno da domani lo sciopero della fame ma chiedono di continuare a tenere alto il livello di attenzione e di aumentare lo sforzo da parte di tutti con manifestazioni e le altre iniziative in cantiere che non si interrompono: tutte le iniziative di protesta sono infatti confermate.
Roberto Congiu, sindaco di Jerzu e Presidente della Conferenza Socio Sanitaria ogliastrina si dichiara soddisfatto di quanto discusso stamane: “Abbiamo ricordato alla commissione quali sono le criticità del territorio in materia di sanità. Il consigliere regionale Franco Sabatini ha portato nuovamente in luce anche le problematiche relative all’emodinamica del Nostra Signora della Mercede. Il testo verrà portato in consiglio regionale. Ci sentiamo parzialmente rassicurati, ma non allentiamo la presa. Continueremo la nostra battaglia, con manifestazioni ed incontri, per difendere in primis l’offerta sanitaria del territorio, per il bene della comunità”.
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