Positività alla Peste suina africana in un allevamento di Villagrande: le precisazioni della ASL

La Asl di Lanusei informa che, al momento, non è stata proposta nessuna ordinanza di abbattimento di suini nell’azienda in località Perdas Lattinas, a Villagrande Strisaili. In seguito ai controlli effettuati, i Servizi veterinari aziendali hanno riscontrato la presenza di
La Asl di Lanusei informa che, al momento, non è stata proposta nessuna ordinanza di abbattimento di suini nell’azienda in località Perdas Lattinas, a Villagrande Strisaili.
In seguito ai controlli effettuati, i Servizi veterinari aziendali hanno riscontrato la presenza di sieropositività per la Peste suina africana in due maiali macellati nell’allevamento. Così come stabilito dal Piano regionale per l’eradicazione della PSA, la procedura attivata prevede che, in attesa di ulteriori accertamenti, la Asl inviti il sindaco del Comune interessato ad adottare un’ordinanza di sequestro dell’allevamento (affidato alla custodia dei proprietari) e la distruzione delle carcasse dei suini già macellati che sono risultati sieropositivi. Contestualmente è stata avviata l’indagine epidemiologica e il controllo clinico, virologico e sierologico nei restanti animali presenti nell’allevamento.
Sempre secondo le procedure previste, i Servizi veterinari ASL hanno informato l’Unità di progetto del Piano di eradicazione della suina africana della Giunta regionale e il Centro di sorveglianza epidemiologica dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna.
I Servizi veterinari precisano che l’aver riscontrato dei casi di sieropositività nel corso dei controlli sui maiali macellati non indica necessariamente la presenza di un focolaio di Peste suina africana: non è raro il caso che ulteriori accertamenti (di secondo livello) non confermino la presenza del virus negli allevamenti sottoposti ai controlli.

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Appalti del Comune nel mirino della Magistratura. Indagati per corruzione due dipendenti e un imprenditore di Tortolì

Si sono presentati in Comune ieri mattina alle 8:30, i carabinieri della stazione di Tortolì guidati dal Maresciallo Cangelosi, dal Capitano del Nucleo Operativo di Lanusei, Claudio Paparella, coadiuvati dai militari delle stazioni di Santa Maria Navarrese e Arzana e hanno dato esecuzione alle perquisizioni nell’Ufficio lavori Pubblici. Tre, le persone indagate per ipotesi di reato di corruzione per l’esercizio della funzione e il delitto di turbata libertà degli incanti: due dipendenti comunali L.M. e G.P., ed un noto imprenditore edile, R.D.
Le Forze dell’Ordine hanno avviato le indagini sulla base dell’inchiesta richiesta dall’autorità giudiziaria, pare in base ad una denuncia arrivata da un altro imprenditore, per sospette irregolarità nell’affidamento di alcune gare pubbliche nel comune di Tortolì, fra il 2011 e il 2015. Le perquisizioni sono state effettuate anche in un cantiere edile a Selargius e alcuni uffici di Cagliari. I militari hanno terminato le operazioni nel primo pomeriggio, sequestrando computer e faldoni dagli uffici comunali, materiale che servirà per mandare avanti l’inchiesta e scoprire se effettivamente vi sono state irregolarità. Contemporaneamente, le perquisizioni sono andate avanti nella mattinata, anche in casa dell’imprenditore indagato.
Sulla vicenda è intervenuto ieri il Sindaco di Tortolì, Massimo Cannas, che attraverso una nota stampa istituzionale si è detto molto preoccupato per quanto accaduto. “Totale fiducia di questa Amministrazione nell’attività di indagine della Magistratura e delle Forze dell’Ordine. Siamo pronti – ha dichiarato il primo cittadino – a collaborare affinché si faccia piena luce sull’attività dell’ ente, e si accerti che le procedure si siano svolte nel rispetto delle norme di legge. Vista anche la competenza e la professionalità dei due dipendenti comunali, dei quali resta immutata la stima personale, auspica che si creino le condizioni per chiarire, nei tempi e nelle sedi opportune, la legittimità del proprio operato.”

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