Carlo Seoni

Ritrovato il corpo senza vita di Carlo Seoni, l’allevatore 62enne di Villanova, scomparso otto giorni fa.

La macabra scoperta, è stata fatta questa mattina alle 10 dagli uomini del soccorso Alpino, quando, hanno notato degli stivali che emergevano dalle acque del lago Flumendosa. La certezza che si trattasse del corpo senza vita dell’allevatore l’hanno data i sommozzatori dei Vigili del fuoco,  quando si sono immersi per recuperarlo. Sul luogo è presto giunto anche il medico legale, che ha accertato le cause del decesso dovute ad “arresto cardiocircolatorio in seguito ad asfissia per immersione in acqua”. Il corpo è stato ritrovato con una pietra attaccata al collo.

Di Carlo Seoni si erano perse le tracce lo scorso mercoledì, era stata trovata solo la sua auto, una Fiat punto,  vicino al bar l’Altura. Le ricerche, condotte dalle forze dell’ordine, che hanno perlustrato la zona a tappeto non avevano dato  esito, fino ad oggi. L’uomo sembrava scomparso nel nulla.

La salma si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria presso l’ospedale di Lanusei.

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.